Motocaccia al Tesoro

Ebbene si, lo ammetto … sono un Radunante che partecipa alle Radunantiadi 2010! Ho cercato di non diffondere la notizia, ma ormai non è più possibile tenerla riservata e quindi tanto vale … confessare!

Senza dirlo a nessuno avevo già preso parte alla prima tappa delle Radunantiadi alla fine di gennaio recandomi in incognito a Chianciano per il Raduno della Merla (evento in accappatoio nel periodo più freddo dell'anno con gita in moto nelle Terre di Siena), ed essendomi trovato molto bene avevo prenotato anche per la seconda tappa che, con la scusa di una Motocaccia al Tesoro cercando soluzioni a domande relative al territorio, offriva la possibilità di scoprire i paesaggi del Montefeltro (stupendo territorio vicino ad Urbino), la sua cultura e di gustare numerose  specialità enogastronomiche locali.

E così, insieme ad un amico, sono partito la mattina di venerdì 26 marzo con l'intenzione di percorrere solo strade provinciali. Avevo preparato con cura un percorso Roma > Terni > Spoleto > Foligno > Gualdo Tadino > Gubbio > Urbino, ma il mio PESSIMO navigatore Garmin Zumo ancora una volta mi ha tradito cancellando il punto intermedio di Gualdo Tadino per portarmi verso Perugia e poi finalmente verso Gubbio.
Mi sono arrabbiato moltissimo anche perché avevo controllato più volte il percorso, ma non avendo una mappa a disposizione e non potendomi fidare della incomprensibile segnaletica stradale alla fine ho deciso di seguire le indicazioni del navigatore percorrendo così un tratto non programmato della E45, strada dal manto stradale in cattive condizioni, molto trafficata e quindi pericolosa!

Nonostante la deviazione non voluta siamo arrivati in tempo all'appuntamento con altri Radunanti che avevamo fissato alla famosa rotonda di Gubbio (un importante snodo stradale ad Ovest della città). Quattro chiacchere, un panino e poi tutti insieme verso la nostra destinazione finale: l'Hotel La Meridiana ad Urbino.

Abbiamo atteso la cena accogliendo gli altri partecipanti che arrivavano da varie parti d'Italia, poi il pasto, composizione delle squadre ed alcune istruzioni da parte degli organizzatori, ancora quattro chiacchere e … finalmente a dormire.

Il sabato la sveglia è stata abbastanza presto anche perchè alle 9.00 era prevista la consegna delle buste con gli indizi che dava inizio alla Motocaccia al Tesoro. Ma che cosa è una motocaccia? In pratica è una semplice prova di abilità tra squadre che, nell'arco di un tempo stabilito, porta a percorrere un percorso a tappe programmato il cui tracciato (le destinazioni) viene individuato trovando la soluzione ad una successione di domande.

Ci sono stati forniti degli opuscoli turistici di 5 località; in poche parole bastava leggere con attenzione le informazioni contenute nel materiale fornito per trovare le soluzioni. E così, soluzione dopo soluzione, partendo da Urbino abbiamo visitato: Sassocorvaro > Montegrimano > Tavoleto e Sant'Angelo in Vado.

Il percorso della Motocaccia

La Motocaccia prevedeva due successive domande: la prima permetteva d'individuare il paese, mentre la seconda era facilmente risolvibile visitando uno specifico punto d'interesse ubicato nella località.

Una sola nota dolente: in ogni cittadina gli organizzatori avevano preparato un punto di ristoro dove erano disponibili molte ottime specialità enogastronomiche locali … impossibile resistere a salumi, formaggi, pizze dolci, pizzette salate, vini bianchi, rossi e cioccolatini al liquore!

Ormai siamo un gruppo affiatato, ci conosciamo, per cui indovinate un po' come è andata a finire la Motocaccia?
Tutti a pari punti!
Non ci sono stati né vincitori, né vinti!

Verso sera siamo tornati in albergo e, dopo un'altra abbuffata, c'è stata la consegna delle schede con la proclamazione di TUTTI vincitori e l'estrazione a sorte dei premi che non era possibile assegnare per punteggio.

Domenica mattina abbiamo visitato il centro storico di Urbino e Palazzo Ducale, poi un piccolo rinfresco (… e te pareva, alla fine si mangia sempre!) seguito dai saluti di rito.

Nel primo pomeriggio ho ripreso la strada verso casa, riuscendo, senza usare il navigatore, finalmente a fare il percorso che volevo!

E la Mukka? Va benissimo, anche se è un po' pesante e poco maneggevole; nei percorsi misti si comporta molto bene garantendo comunque sempre una comodità di viaggio veramente eccezionale!

E come dice un mio amico, sempre vale che … Cu nesci arrinesci!

Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download  😉


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