Come superare la crisi economica

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E' parecchio che non scrivo più di politica ed economia e così, passato qualche anno dall'ultima volta, sento il bisogno di rendere pubbliche alcune idee che ripeto da anni (a dire il vero l'ho già fatto su Twitter)!

L'argomento è molto vasto e se si comincia anche a parlare delle implicazioni internazionali (come fanno quasi tutti gli esperti che intervengono nei talk show) non se ne esce più fuori, per cui mi limiterò ad illustrare quelli che secondo me sono i 5 settori dove vanno concentrati gli interventi per rilanciare l'economia dell'Italia:

  1. burocrazia
  2. lotta all'evasione fiscale
  3. infrastrutture
  4. innovazione
  5. concorrenza

Sono solo 5 interventi e sembrano semplici, quasi scontati; infatti se ne parla da tanti anni, ma mai nessun Governo è riuscito a farli!
Leggendoli velocemente sembra anche che poco hanno a che fare con i problemi dell'economia italiana, ma con questo breve scritto cercherò di spiegare perché a mio parere sono i cardini dell'unica riforma in grado di rilanciare l'economia.

La situazione attuale

L'economia è ferma! Si sono susseguite numerose manovre (fatte da Governi politicamente diversi) che hanno appesantito enormemente il carico fiscale riducendo progressivamente la capacità di spesa dei cittadini. La riduzione dei consumi, congiuntamente ad una non competitività dei prodotti, ha causato la chiusura di numerose industrie con una impennata della disoccupazione.

Infrastrutture inadeguate, evasione fiscale diffusa, emigrazione delle persone capaci hanno ulteriormente aggravato la situazione di una Società italiana vecchia, basata solo sul nepotismo (no meritocrazia), ed incapace di trasformarsi!
Il colpo di grazia è arrivato dalle ultime scelte governative che hanno provocato un aumento dei prezzi con inevitabile innesco della spirale inflazionistica.

Che fare? 

Qualcuno ha detto: chiamiamo i Bocconiani! 
Altri hanno affermato: ma i Bocconiani "banchieri" sono quelli che hanno provocato la crisi!

Tutto vero, o tutto falso: è però evidente che le manovre "lacrime e sangue" ed il cambio del Governo non hanno minimamente influito sull'andamento economico, anzi!

Perché? . . .  si chiedono tutti! 

Il perché è semplice: NON è stata fatta alcuna riforma strutturale e le azioni intraprese hanno aggravato ancora di più la situazione provocando una crisi economica ancora più profonda!

Per risolvere questa grave situazione a mio parere servono azioni coordinate, serve un profondo cambiamento della società, e quindi serve parecchio tempo! Serve soprattutto una riforma dello Stato e delle sue regole che attualmente bloccano tutte le iniziative lodevoli impedendo qualsiasi rinnovamento.

Burocrazia: 

è aumentata in maniera esponenziale negli ultimi 20 anni.
Ormai non si riesce più a fare nulla; per qualsiasi pratica sono necessari bolli, deleghe, certificazioni, perizie; un iter impossibile che scoraggia chiunque e favorisce la corruzione!
La informatizzazione è inesistente, e quel poco che è stato fatto è servito solo per foraggiare i soliti "amici degli amici" che si sono arricchiti con forniture di materiale obsoleto!

Lotta all'evasione fiscale:

se ne parla da anni; tutti i governi assicurano che verranno presi provvedimenti drastici, ma poi non fanno mai nulla!
Inasprire le pene serve a poco: a mio parere l'unica strada percorribile è quella di controllare i consumi (il tenore di vita per capirci) mediante un sistema informatico che in automatico metta a confronto tutti i dati disponibili.
Oppure rendere detraibili le spese.
Insomma, le strade sono diverse, e siccome in tanti altri paesi l'evasione fiscale è a livelli minimi basterebbe copiare!

Infrastrutture:

basta prendere un treno, un aereo, una nave o percorrere qualche centinaio di chilometri in macchina per rendersi conto dello stato in cui versano le infrastrutture italiane! Per quanto riguarda le linee telefoniche meglio non parlarne: è sufficiente utilizzare internet per comprendere in che stato versano!

Innovazione:

in Italia non si fa più ricerca, non si studia!
I "cervelli" migliori giustamente emigrano perché non vogliono sottostare ad anni ed anni di sfruttamento.
E' impensabile contrastare i paesi emergenti in campi dove viene impiegata una tecnologia non avanzata, ed infatti interi settori produttivi che non sono stati capaci di rinnovarsi sono entrati in una crisi profonda o hanno già chiuso (elettrodomestici, tessile, ad esempio).

Per approfondire:

le cento aziende più innovative al mondo;
le cinquanta aziende al mondo che nel 2011 hanno depositato più brevetti presso lo United States Patent and Trademark Office;
WIPO, World Intellectual Property Indicators, 2011 edition.

Concorrenza:

in Italia non c'è! Manca innanzitutto una authority che controlli i cartelli (ci sono stati casi nel settore dei combustibili, delle assicurazioni e persino della pasta), e poi ci sono decine di categorie che mantengono ben saldi i loro privilegi impedendo così l'entrata di nuovi concorrenti.

Questo Governo ci riuscirà? Non lo so, dipende dalla volontà dei partiti che lo sostengono!

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