La crisi dell’auto

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Erano anni che desideravo cambiare la mia auto e così, nonostante il momento non troppo favorevole mi son detto: devi essere ottimista, devi spendere, devi fare la tua parte per aiutare il paese a superare la crisi … devi acquistare una nuova autovettura!

Avevo già rinnovato televisore, frigorifero, lavastoviglie, lavatrice, forno a microonde ed identità personale (regalandomi una bella stiratina facciale, un taglio di chiappe superflue ed un bel trapianto di capelli) e così che altro potevo fare se non acquistare una nuova e fiammante automobile?

Dopo aver fatto una breve ricerca ho capito che non era tanto importante acquistare "italiano" (in Italia ormai esiste solo 1 (UN) Gruppo che produce automobili utilizzando stabilimenti ubicati all’estero per risparmiare sulla manodopera), ma in generale consumare e spendere in modo da far "girare" il mercato.

Dopo aver notato che molti politici prediligono auto estere, in particolare AUDI, ho pensato che anch’io avrei dovuto seguire il loro esempio acquistando una bella, economica, tecnologicamente avanzata e poco inquinante autovettura di marca tedesca.

La mia scelta era caduta su una modesta berlina modello PORSCHE CAYENNE TURBO S con motore biturbo V8  da 4,8 litri capace di erogare 368 KW (500 CV) ed il cui prezzo attualmente, approfittando delle tante promozioni/svendite in atto, supera solo di poco i 114.000 euro (IVA inclusa, però).

Porsche Cayenne Turbo S

Porsche Cayenne Turbo S – Foto di clayirving

Oggi purtroppo ho scoperto che il governo ha intenzione d’introdurre una sovrattassa, una specie di "malus", di circa 500 euro sull’immatricolazione delle nuove vetture che superano una certa cilindrata, come ad esempio il Suv che volevo acquistare.

Questa decisione a mio parere è iniqua, penalizza enormemente alcuni cittadini e si rivelerà un boomerang perché si ripercuoterà negativamente sulle vendite di auto di grossa cilindrata.

Secondo voi è corretto pagare un 0,44% in più per l’acquisto di un’auto? A me sembra un’enorme ingiustizia, uno scandalo, una discriminazione inaccettabile in un paese civile!

Personalmente non ho assolutamente intenzione di sborsare altri 500 € di tasse per un’auto e così ho immediatamente cancellato l’ordine: mi terrò ancora per qualche decina di anni la mia vecchia autovettura; è una Euro 0 (forse, bohhh, va a carbone 🙂 ), ma inquina pochissimo … perché sta sempre ferma!

Questo articolo ha 8 commenti

  1. brag

    Ti sei spiegato benissimo 🙂

    Ti faccio però notare che basterebbe creare dei servizi di trasporto pubblici efficienti per far cambiare abitudini alla gente 😉

  2. markogts

    Sul discorso controllo redditi concordo con te al 100%. Pensa che quando ero all’università, io non rientravo nelle fasce scontate per la mensa perché entrambi i miei genitori lavoravano come dipendenti, mentre un mio amico figlio di artigiano, guarda caso, rientrava nella fascia scontata. La soglia era talmente bassa che solo barando potevi rientrarci.

    C’è solo un problema: il politico che decidesse di fare una cosa simile perderebbe le elezioni. Ci vuole un kamikaze.

    Per quanto riguarda il discorso tassazione consumi: non sto dicendo che sia una proposta EQUA, sto dicendo che potrebbe rivelarsi una proposta NECESSARIA/LOGICA. All’ambiente non gliene frega niente se la C02 la emette Briatore col suo yacht o Brambilla con la Bianchina. Se Briatore decide di comprarsi uno yacht ma tenerlo all’ancora, mentre Brambilla con la Bianchina adora fare 200.000 km all’anno in spostamenti inutili, la tassa devo appiopparla a Brambilla, anche se mi sta intrinsecamente più simpatico di Briatore. Anche se statisticamente è più probabile che io sia Brambilla che Briatore. Mi spiego?

  3. brag

    Lo scopo del mio articolo era solo quello di far notare l’assurdità dell’idea di applicare un’altra tassa sull’immatricolazione di auto di grossa cilindrata; ed è per tale motivo che ho preso ad esempio un noto e diffuso Suv cercando di evidenziare che 500, 1000 o 2000 € rappresentano solo una piccola percentuale del suo prezzo di acquisto.

    Il vero problema è che c’è troppa gente che non paga le tasse sui redditi; aumentando le imposte sui consumi (la benzina) non si risolve il problema, anzi si aggrava la situazione dei contribuenti onesti (ad esempio, tutti i lavoratori dipendenti ed i pensionati a cui le tasse vengono fatte pagare alla fonte).

    Il discorso tasse/imposte comunque è ampio; solo di una cosa sono certo: con i mezzi informatici disponibili oggi basterebbe far girare un bel mega-computer incrociando tutti i dati relativi ai consumi dei cittadini per scovare gli evasori!
    Da un simile controllo scapperebbero solo i ricchi che vivono come barboni 😉

    Conosco troppa gente che evade al 100% – tutto in nero – e che grazie a tale situazione non paga tickets, usufruisce gratuitamente di molti servizi etc,;
    mi chiedo: ci vuole così tanto a controllargli in automatico i consumi come gas, energia elettrica, abbonamenti SKY, affitti etc?

    Poi basterebbe convocarli per fargli una semplice domandina: spendi tot all’anno, mi spieghi come fai se non guadagni un Euro?

    In poche parole … come fanno a comprarsi la PORSCHE CAYENNE TURBO S se non dichiarano un reddito “cogruo”?

    Mi sarò spiegato? Bohhh 🙂

  4. markogts

    Ni, sul discorso tasse concordo in parte con te tenendo però conto della necessità di pagare correttamente/gestire il consumo dei beni comuni come lo spazio, le risorse ambientali, energetiche (e l’etere, ma non usciamo fuori tema ;-).

    Mi spiego meglio: la mobilità individuale è un diritto? Di fatto sì, anche se la costituzione ci dice che siamo liberi di muoverci, non di muoverci in elicottero. Allora, se dieci plurimilionari possono costruirsi la loro autostrada privata, lo Stato ha o no il diritto di vietarlo? E il discorso si estende a casi meno eclatanti come ad esempio il consumo di carburante: che l’Italia sia produttrice o consumatrice di energia, il discorso non cambia: la risorsa è limitata. Basta avere soldi per permettersi il consumo “a bocca desidera”? O è invece moralmente imperativo limitarne il consumo a prescindere dai soldi che uno ha in tasca?

    La soluzione, secondo me, è far pagare le risorse energetiche (benzina, ma non solo) comprensive dei “costi esterni”: i danni ecologici, i costi del traffico, i costi geopolitici (vedi soldati in missioni all’estero per garantire i pozzi dell’Eni). Chiaro che lo Stato non deve mettere becco se tu preferisci spendere 200.000 euro per una Ferrari invece di una casa o una vacanza mooolto lunga. Però il giorno che fai il pieno alla Ferrari o scaldi la casa o decolli per la vacanza, secondo me devi pagare TUTTO quello che la tua Ferrari (o la casa, la vacanza e la mia Ford, of course) costa.

    Quindi, secondo me, vanno ANNULLATI bolli, passaggi di proprietà ecc, e TUTTE le risorse vanno reperite da quello che le nostre auto “rubano” alla collettività: in primis consumo di carburante, poi impronta al suolo (30 milioni di auto parcheggiate ogni notte, per lo più su suolo pubblico, quanto costano alla collettività in termini di patrimonio non sfruttabile?) et similia.

    Non so perché però sento dentro di me che nessun politico dirà mai: “bene ragassuoli ora per equità ALZIAMO il prezzo della benzina”. 🙂

  5. brag

    @ markogts

    Concordo pienamente con te 🙂

    Spero che dalla “riflessione” si sia capito che anch’io vedo una “sovrattassa” solo come il solito slogan da ripetere nei talk-show e nelle dichiarazioni rilasciate agli stipendiati dei media (mi dispiace, ma proprio non riesco a chiamarli giornalisti)

    Vediamo un po’ … mumble … mumble … zzz … zzz … trovare una soluzione fiscale giusta non sembra così difficile!

    Una volta pagate le tasse ognuno dovrebbe essere libero di usare il denaro onestamente guadagnato come meglio crede!

    Quindi basta far pagare le tasse a tutti 😉
    Come? Ma è semplice: basta copiare da chi ha risolto il problema da decenni!

  6. markogts

    Guarda che, conoscendo le contorte vie mentali dei nostri politici, non ci sarà nessuna sovratassa all’acquisto. Se fai una roba simile, la tassa non la paga nessuno. Molto meglio inventarsi un superbollo con parametri astrusi, in modo da colpire il padre di famiglia che c’ha la familiare, ma lasciare indisturbati quelli che possono permettersi il superSUV ipertecnologico. Già ai tempi degli incentivi Prodi basati sul consumo c’erano più BMW che Fiat “aventi diritto”.

    E poi, l’importante è trovare un capro espiatorio, una categoria contro cui scatenare la caccia alle streghe dei soliti verdi. A chi toccherà stavolta? I possessori di SUV? Di auto d’epoca? Di auto sportive? Di camper?

    NB Ma fa morir dal ridere che nessun verde sia in grado di definire cos’è un SUV. Non esiste indicazione sulla carta di circolazione. Il Quashqai è un SUV? Anche se è a trazione anteriore? La panda 4×4 è un SUV? La Audi Allroad? E la (praticamente identica salvo plastichette) A6 quattro? Prova a dire ad un landroverista che guida un SUV, e vediamo che succede…

  7. brag

    Son felice che hai notato l’assurdità della proposta: 500 Euro sono infatti niente!

    Suggerendo un 10% a parere mio non hai però individuato la soluzione equa da un punto di vista fiscale 🙂 .

  8. tocia

    poverinooo!!!!!!!! ma che vuoi che siano 500 euri per tèèèè!!! il 10 % del valore dovresti pagare

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