Tour della Tunisia

Sono stato solo poche volte in Africa, e le mie visite risalgono ormai a molti anni fa. Frequentando vari forum avevo letto di entusiasmanti esperienze in Tunisia e Marocco, e così mi era venuta la voglia di visitare quei luoghi ricchi di storia e paesaggisticamente molto belli.

Ho colto l'occasione di fare una vacanza nel Nord Africa grazie ad un tour in Tunisia organizzato da Motovacanze.it nel mese di ottobre, e precisamente dal 16 al 23: periodo non di alta stagione e, almeno stando alle medie statistiche, clima quasi perfetto.

Il tour prevedeva la partenza da Genova, ma insieme ad un'altro partecipante ci siamo accordati con il sempre disponibile Dino Mazzini – titolare dell'associazione Motovacanze.it – per scorporare il passaggio in traghetto e partire autonomamente da Civitavecchia, porto a noi molto più comodo perché poco distante da Roma. Non coincidendo le date d'imbarco abbiamo arrangiato due pernottamenti aggiuntivi in modo da incontrarci con il resto del gruppo proveniente da Genova.

Vi anticipo che questo primo "assaggio d'Africa" mi ha veramente entusiasmato, così come sono rimasto molto soddisfatto dell'organizzazione ed assistenza di Motovacanze.it; in poche parole è stata una gita veramente piacevole, fatta eccezione per la non buona esperienza con i traghetti di GNV (Grandi Navi Veloci).

La moto che possiedo, una BMW F800GS (enduro tuttofare) si è ancora una volta rivelata semplicemente perfetta per questo tipo di viaggi: ottima capacità di carico grazie alle borse laterali di cui l'ho dotata, veloce, leggera, maneggevole e poco assetata di carburante! Non ho eseguito nessuna preparazione particolare; ho solo controllato il livello dell'olio (anche se non lo consuma), lubrificato la catena e verificato la pressione dei pneumatici – ormai da sostituire a causa dei 17.000 km percorsi in soli 5 mesi!

Venerdì 15

Sono partito nel primo pomeriggio per incontrarmi sull'autostrada di Civitavecchia con l'amico Carlo, e dopo un veloce caffè abbiamo proseguito per il porto dove l'imbarco era previsto per le ore 17 con partenza alle 19.
Sbrigate le formalità del check-in e d'espatrio ci siamo sistemati nelle poltrone che ci erano state assegnate a bordo. Il primo impatto con gli ambienti della nave non è stato positivo: arredamento in pessimo stato, sporcizia un po' ovunque e molti servizi igienici non agibili (tazze dei gabinetti colme).
Vabbè, mi son detto, mancano due ore e forse dovranno ancora pulire, ma così non è stato!

Il traghetto è partito con un lieve ritardo, i bagni sono rimasti sporchi, l'aria condizionata accesa subito dopo la partenza ha reso in pochi minuti l'interno della nave così gelido da dover indossare indumenti pesanti. La navigazione si è svolta con condizioni meteo perfette e mare calmo, e l'arrivo a Palermo è avvenuto praticamente in orario.

Sabato 16

La maggior parte della giornata è passata a bordo in navigazione; con qualche lettura, un po' di televisione e qualche chiacchiera il tempo è scorso abbastanza in fretta. Ho pranzato al ristorante self service della nave che giudico accettabile; anche i bagni a Palermo erano stati finalmente puliti.

Siamo arrivati a Tunisi nel moderno porto di La Goulette verso le ore 21 locali; lo sbarco non ha richiesto molto tempo e le formalità doganali, d'immigrazione e registrazione del veicolo – avvenute in un apposito spazio coperto – ci sono apparse un po' ferragginose, ma tutto sommato si sono svolte in un tempo accettabile di circa 40 minuti.
Usciti dal porto, seguendo le indicazioni del navigatore Garmin (dove avevo installato una mappa gratuita che si è rivelata non troppo aggiornata) ed integrandole con le indicazioni dei cartelli stradali, abbiamo preso l'autostrada e raggiunto senza difficoltà l'Hotel Vincii Lella Baya ubicato nella zona turistica di Hammamet Yasmine, struttura molto grande a quattro stelle dotata di parco con un'ampia piscina.

Eravamo decisamente molto stanchi dopo le 28 ore passate a bordo del traghetto e così ci siamo ritirati fissando l'appuntamento per le 10 della mattina seguente . . . pronti per partire.

Domenica 17

Una bella dormita dopo una doccia calda sicuramente fa sentire meglio; se poi la giornata è serena e si fa una buona colazione allora ci sono tutte le premesse per affrontarla nelle migliori condizioni!

Insieme a Carlo abbiamo deciso di visitare la magnifica penisola di Cap Bon, estremità del territorio tunisino che si protende verso la Sicilia.
Nella parte sud orientale della penisola sono presenti numerose stupende spiagge dalla sabbia bianca servite da moderne strutture turistiche; tutto il territorio inoltre è anche sede di coltivazioni di vario genere (ortaggi, ulivo, vigneti ed aranceti) perché particolarmente fertile.

Abbiamo fatto il periplo della penisola fermandoci frequentemente per ammirare paesaggi o per osservare scena di vita – la domenica è infatti giorno di mercato!
Con calma, dopo aver attraversato Nabeul, Al-Mamurah, Tazerka e Kélibia, siamo arrivati a Cap Bon, punta estrema della penisola dove ci sono delle antiche cave sotterranee, dette Grotte, che però erano momentaneamente chiuse al pubblico.
Abbiamo pranzato in un ristorante ubicato direttamente sul mare godendo della bellissima vista,  gustando una squisita orata cucinata alla griglia e sorseggiando dell'ottimo vino bianco locale!

Terminato il pasto abbiamo proseguito sulla strada panoramica che si snoda lungo la costa fino a Soliman, dove ci siamo fermati in un piccolo bar per assaggiare un té alla menta che si è rivelato semplicemente favoloso, il più buono in assoluto che ho bevuto nel mio viaggio in Tunisia!

Ormai si era fatto pomeriggio inoltrato, e così abbiamo preso la strada verso Hammamet dove siamo arrivati verso le 18 per incontrare il resto del gruppo che nel frattempo era giunto da Genova.
Ottima cena tutti insieme al buffet dell'albergo, e poi subito a dormire per affrontare nelle migliori condizioni la giornata successiva prevista particolarmente ricca di attività.

Lunedì 18

Moschea di KairouanDino – il tour leader e titolare di Motovacanze.it – aveva deciso di cambiare un po' il programma per ottimizzare i tempi delle visite, e così ci siamo diretti velocemente verso Kairouan, antica città santa all'Islam, dove si trova la moschea più antica del Nord Africa ed una bellissima medina dall'atmosfera particolare dove ancora oggi è possibile assistere a scene di vita passata.

Le stupende facciate delle case dalle mura bianche su cui spiccano decorazioni in blu o verdi meritano assolutamente di essere viste, ed il modo migliore di farlo è, a mio parere, quello di camminare senza meta tra le viuzze dove si affacciano le sempre più rare botteghe (la zona è interdetta al traffico delle auto, e così le attività si trasferiscono altrove).

Nella visita alla città siamo stati accompagnati da una guida molto preparata che ci ha illustrato la storia di Kairouan, delle sue famose antiche cisterne d'acqua, e della Grande Moschea, luogo sacro adiacente alla medina.

Veloce e leggero pranzo a base di specialità locali in un vicino ristorante, e poi di nuovo in sella per raggiungere l'hotel Ramla di Tozeur, città che si trova a metà strada tra la catena montuosa dell'Atlante ed il deserto.

Per la sua ubicazione Tozeur, un'oasi verde ricchissima di palmeti, è generalmente il punto d'appoggio per chi organizza una spedizione nel deserto, oppure una visita alle vicine Oasi di Montagna e alle caratteristiche città di Chebika, Nefta, Redeyef e Tamerza.

Viaggiando verso sud il paesaggio cambia completamente ed il lussureggiante verde del nord scompare gradualmente per lasciare spazio al vuoto ed al silenzio del deserto: bello, molto bello; sono emozioni veramente difficili da descrivere, bisogna provarle!

Dopo oltre 400 km in moto (molti fatti con un fastidioso vento al traverso) e la camminata per la visita a Kairouan serviva solo una bella doccia, un buon pasto ed una notte di riposo!

Martedì 19

Giornata dedicata alla visita dell'area dove si trovano le famose Oasi di Montagna, molto vicina al confine con l'Algeria. Partiamo abbastanza presto dall'hotel seguendo le indicazioni per Chebika, piccolo villaggio in prossimità dell'oasi. Il paesaggio è decisamente affascinante e lo diventa ancor di più quando improvvise appaiono le oasi con i loro palmeti stracolmi di datteri! 

Dopo aver ammirato l'oasi ed il villaggio abbandonato, perché distrutto da un'alluvione nel 1969, abbiamo proseguito lungo la "pista Rommel" verso Metlaoui, area ricca di giacimenti di fosfati, per poi continuare in direzione di Moulares, Redeyaf e Mides con la vicinissima Tamerza.

Questa zona è caratterizzata da un paesaggio molto particolare a causa della conformità delle rocce dal colore rosso vivo; non è infatti un caso se qui sono state girate molte scene all'aperto del film "Guerre Stellari". Dopo un'ottimo pranzo in una semplice trattoria a conduzione famigliare siamo tornati in albergo a Tozeur fermandoci per fare il pieno di benzina visto che il giorno dopo ci attendeva una lunga sgroppata attraverso il deserto fino all'oasi di Ksar Ghilani.

Mercoledì 20

È stata la giornata più intensa, più bella, più vissuta!

Lago salatoSveglia molto presto per partire alle 7,30 già "colazionati" e pronti per la prima vera esperienza nel deserto. Appena usciti da Tozeur ci siamo diretti verso est per attraversare poco dopo lo stupendo Chott El Djerid, ovvero il più grande lago salato del nord Africa con i suoi quasi 5000 km d'estensione.
Per tanti anni questa distesa salata inospitale ha costituito una barriera insormontabile per le comunicazioni, ma oggi grazie ad una strada asfaltata che si snoda su un terrapieno è diventata un'attrazione turistica, anche se attraversarlo è sempre un'esperienza indimenticabile!

Breve sosta in un piccolo bar ubicato proprio al cento dello chott, e poi via velocemente verso sud in direzione Kebili e Douz, porta del Sahara.
Ci siamo fermati solo il tempo necessario per la visita ad un tipico mercatino, uno spuntino leggero e poi di nuovo in sella per affrontare la parte più interessante: la famosa strada (una volta una semplice pista di servizio di un oleodotto) che porta a Ksar Ghilani, oasi remota ubicata a circa 140 km a sud di Douz, dove è possibile ammirare i ruderi dell'antico forte romano di Tisavar ubicato su una collinetta circondata da stupende dune.
Nell'oasi, oggi affollata meta turistica, è possibile fare il bagno in un laghetto alimentato da sorgenti d'acqua calda e circondato da palme, pernottare nelle moderne strutture ricettive presenti e fare escursioni nel deserto circostante con dromedari o più moderni quad . . . come abbiamo fatto noi!

Era ormai il tramonto quando abbiamo lasciato Ksar Ghilani per dirigerci a Matmata, città abbastanza famosa perché sede di un'altro set cinematografico di Guerre Stellari. Caratterizzata da un paesaggio unico perché spoglio e solcato da numerosi crepacci, la cittadina in passato vantava numerose abitazioni ricavate in crateri scavati a mano nel terreno per sfuggire all'opprimente caldo estivo; queste abitazioni oggi sono un'insolita attrazione che richiama i turisti in quest'area desolata dove si respira un'atmosfera surreale in un silenzio a cui noi occidentali non siamo più abituati.

L'albergo di MatmataL'amico Dino aveva deciso di provare l'esperienza di un soggiorno nell'Hotel Sidi Driss, albergo realizzato in una serie di cortili a pozzo collegati da gallerie sotterrenee che in passato erano vecchie abitazioni e che furono ristrutturate per girare numerose scene di Star Wars ed altri episodi della serie.

Dopo aver visto gli ambienti Dino ha subito ammesso che la scelta non era stata delle migliori in quanto oggi la struttura è in uno stato di manutenzione pietoso, con servizi igienici comuni a malapena agibili e con camere che hanno come unico arredamento delle scomode brandine; evito  commenti sulla biancheria e le coperte: vi dico solo che io ho dormito vestito, non sono andato al bagno e non mi sono lavato perché ho preferito conservare il mio sporco.

L'hotel ovviamente lo sconsiglio (potete provarlo solo se amate l'avventura "vera" e non siete troppo schizzinosi), e non ci tornerei per nessuna ragione al mondo, anche se dopo averlo lasciato riconosco che sono stato contento di aver fatto anche l'esperienza di dormire in una dimora "preistorica" e poter raccontare di aver vissuto per poche ore praticamente in una tomba!

Giovedì 21

Dopo una veloce visita ad un vicino piccolo museo e ad una casa troglodita ancora regolarmente abitata abbiamo lasciato Matmata per dirigergi verso El Jem dove si trova l'antico e ben conservato Anfiteatro, il monumento romano più imponente di tutta l'Africa che ancora oggi con la sua mole svetta su tutti gli edifici circostanti facendoli apparire piccoli ed insignificanti.

Il percorso programmato prevedeva di viaggiare su strade secondarie via Gabes e Sfax, ma dopo un po' di chilometri fatti in un traffico veramente intenso abbiamo deciso di prendere la moderna autostrada che attraversa la Tunisia per arrivare rapidamente ad El Jem.

Pranzo all'aperto in un semplice ristorante in prossimità dell'Anfiteatro e poi visita al monumento, terminata la quale abbiamo ripreso le moto per dirigerci verso Monastir, ultima meta del nostro tour in Tunisia, per pernottare nell'Hotel Vime Helya Beach.

Dopo oltre 800 km di moto su strade spesso polverose ed una notte praticamente passata in bianco all'Hotel Didi Driss di Matmata era assolutamente necessario un po' di riposo ed una SUPER – MEGA – DOPPIA – DOCCIA bollente!!!!!

Quando ci si rilassa poi si vede tutto più bello ed è stato proprio la sera stessa che ho cominciato a ripensare con piacere all'esperienza veramente insolita fatta a Matmata!
Dopo la cena abbiamo chiacchierato un po' per scambiarci le nostre impressioni, e poi ci siamo salutati in quanto il giorno dopo ci saremmo divisi: alcuni infatti tornavano in Italia, altri sarebbero rimasti per una breve vacanza al mare, mentre io e Carlo saremmo andati ad Hammamet per pernottare in attesa del traghetto del sabato.

NOTA: prima di partire avevo dato uno sguardo alle recensioni delle strutture ricettive scelte da Motovacanze.it ed ero rimasto stupito dai giudizi completamente contrastanti: o ottimo, oppure pessimo! Tolto l'albergo non classificabile di Matmata personalmente le ho trovate in linea con il prezzo pagato e di un livello decisamente accettabile. Il viaggio è avvenuto in un periodo di bassa stagione, le strutture non erano quindi sovraffollate e può darsi che questo abbia elevato la qualità dei servizi erogati. 

Venerdì 22

Dopo colazione abbiamo raggiunto in moto il centro di Monastir e passeggiato tra i tanti negozi della medina ubicata all'interno delle antiche mura. Breve visita al mausoleo dedicato a Habib Bourguiba (fondatore della moderna Tunisia) e poi di nuovo in sella verso Hammamet percorrendo la bella strada panoramica che costeggia il mare.

Il resto del pomeriggio lo abbiamo passato passeggiando sul ben tenuto lungomare di Hammamet dove sono presenti moltissimi e ben forniti negozi, oltre a bar e ristoranti.

Sabato 23

Visto che il nostro traghetto partiva alle 23 abbiamo approfittato della giornata per visitare la zona ad ovest di Tunisi ed il centro della città.
Siamo partiti con calma dopo colazione in direzione di Bizerte (o Biserta), città a nord di Tunisi che si affaccia sul Mediterraneo, da dove abbiamo poi proseguito per Cap Blanc che è il punto più settentrionale dell'Africa. Questo tratto di costa è molto bello e ne abbiamo esplorato diversi chilometri fermandoci spesso per ammirare i paesaggi e scattare foto.

Nel primo pomeriggio siamo tornati a Tunisi e, dopo aver posteggiato le moto in un garage custodito del centro, abbiamo passeggiato tra le botteghe dell'affollata medina.
Dopo aver acquistato qualche ricordino (bisogna sempre trattare perché chiedono prezzi spropositati) abbiamo cenato all'aperto in un bel ristorante di fronte al Teatro Municipale prima di avviarci verso il porto de "La Goulette".

Abbiamo fatto il check-in e dopo poche formalità burocratiche ci siamo imbarcati praticamente in orario sulla motonave GNV che era in condizioni decisamente migliori di quella con cui eravamo giunti a Tunisi.

Domenica 24

Dormendo la notte è passata in fretta e così siamo giunti a Palermo domenica mattina verso le 8 convinti di ripartire dopo qualche ora per arrivare a Civitavecchia in tarda serata.

Mentre aspettavamo abbiamo scoperto che tutti i passeggeri dovevano espletare le formalità d'ingresso in Italia a Palermo. Erano infatti saliti a bordo due funzionari di polizia che in un salone a poppa della nave controllavano i documenti dei passeggeri (a Palermo non esiste un luogo coperto dedicato a questi controlli): prima a quelli che dovevano sbarcare a Palermo, e poi ai restanti che dovevano proseguire per Civitavecchia.
Visto il protrarsi delle operazioni (erano già passate 3 ore) nonostante il traghetto trasportasse solo 400 persone abbiamo chiesto notizie circa l'orario di partenza e …. l'amara sorpresa: il traghetto riparte alle 18.00, come da orario! 

Ma come . . . sul biglietto non c'è scritto, e nel sito si parla di 24 ore di viaggio! E non eravamo i soli ad essere convinti di arrivare domenica sera! 

Ci siamo rassegnati, tanto non c'era altro da fare che avvisare i famigliari!
Nonostante la lunghissima sosta il traghetto è riuscito a partire con un po' di ritardo per arrivare dopo un'altra nottata di navigazione a Civitavecchia verso le otto.

Lunedì 25

Finalmente siamo sbarcati dopo quasi 36 ore di permanenza sulla nave … mai più, mai più prenderò una nave italiana!

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In conclusione, mi sento di affermare che . . . è stato proprio un gran bel giro!

La Tunisia è un paese che sicuramente merita di essere visitato: il costo della vita è circa la metà del nostro, la gente è molto cordiale, non ci sono problemi di sicurezza, le strade sono in buone condizioni e ci sono tante interessanti attrazioni, sia storiche che paesaggistiche.

Complimenti a Motovacanze.it per l'organizzazione e l'assistenza; sicuramente con loro farò altri viaggi in moto perchè mi sono trovato veramente bene.

Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download  😉


Questo articolo ha 3 commenti

  1. Luciano

    Sono in Marocco e sto cenando in un bel ristorante sulla piazza centrale di Marrakech. Per la mappa della Tunisia cerca con Google la Garmin routable V13; l’ho usata a Natale e va benissimo. Divertiti!

  2. Carlo

    Ciao Luciano, ci ritorno …. si ci torno prorpio in Tunisia, vado con due amici (parto venerdì 11), purtroppo il traghetto al ritorno è sempre lo stesso.
    Per questo mi sono messo a ricercare tutto quanto rigurda di Tunisia.
    Mi ha fatto piacere leggere la descrizione del tour fatto insieme (è stata anche fonte di infromazioni visto che la guida questa volta sarò io).
    Voglio passare per Nefta e arrivare a Douz passando in torno (a sud) del lago salato e conto di dormire una notta a Ksar Ghilane in tenda (sarà sicuramente meglio della notte passata a Matmata).

    A proposito ho acquistato il navigator IV almeno non mi perdo e a casa ci torno (hai la mappa della Tunisia?).
    Se ricordo bene ora sei in Marocco …. buon divertimento.
    Ciao
    Carlo

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