Genzano di Roma è una cittadina dei Castelli Romani famosa per l’Infiorata e per il pane casereccio. Da sempre amministrata da Giunte di sinistra, fino a qualche anno fa la città veniva considerata un modello di efficienza: servizi pubblici perfettamente funzionanti, aree verdi e giardini distribuiti su tutto il territorio e ben curati, ospedale, scuole pubbliche, costante manutenzione delle strade, insomma non mancava proprio nulla!
Poi, una decina di anni fa, con la morte del sindaco On. Gino Cesaroni, iniziò un lento e costante degrado del paese accompagnato da una impennata di tutte le tariffe comunali tanto che oggi Genzano di Roma è forse la città dei Castelli Romani dove si pagano le tasse più alte in cambio di servizi scadenti o al massimo appena accettabili.
Ma perché la situazione è peggiorata? Il motivo è semplice: nessuno controlla più niente!
Se un cittadino si rivolge all’amministrazione e fa presente un problema rispondono che non hanno soldi, che devono dedicare le poche risorse ai servizi essenziali etc. etc.
Ma non è così, la vera ragione è quella che ho detto prima e che ripeto: nessuno controlla più niente e così ognuno fa come gli pare.
Prendiamo ad esempio la nuova area del cimitero costruita appena qualche anno fa (un vero e proprio ecomostro [giudicate voi] sull’orlo del Lago di Nemi che deturpa una delle aree più belle dei Castelli Romani).
È in uno stato di totale abbandono perché viene permesso a chi costruisce le tombe di fare qualsiasi cosa. Infatti non c’è nessuno a controllare il rispetto dei progetti, la rimozione dei materiali di risulta o il rispristino delle opere comuni al termine dei lavori. E così, giorno dopo giorno, tomba dopo tomba, ormai tutta la nuova area del cimitero è diventata una enorme discarica che prima o poi il Comune dovrà bonificare.
Ecco quindi come il non controllo di un bene pubblico porta al suo degrado ed al successivo spreco di denaro che viene, come sempre, richiesto ai cittadini.
Eppure il personale nel comune di Genzano di Roma c’è, le guardie municipali pure, i nomi dei concessionari dei loculi sono noti: perché allora il Comune non fa rispettare le leggi esistenti?
Che cosa c’è dietro a questi atteggiamenti? Nel caso che ho descritto non è necessario spendere soldi; basterebbe solo informare le ditte costruttrici che la "musica è cambiata".
Seguono un po’ di foto: ho raccontato bugie?
L’ecomostro di Genzano di Roma – area nuova del cimitero
L’ecomostro visto dal lago di Nemi
Siccome non bastava l’ecomostro hanno pensato bene di far installare anche un’antenna telefonica mascherata da cipresso!
come mi manca Genzano ,ma ho paura di rivederla come sempre o piu di sempre…. vecchia .da Madrid
@ Giada
Hai guardato la data di questo articolo?
Ti sei chiesta PERCHE’ fu ripulito a spese del Comune (il che significa che in pochi lo hanno sporcato ed in tanti – i cittadini contribuenti – hanno pagato per portare via le tonnellate di detriti abbandonati)?
Chissà , forse contribuì anche questa denuncia.
Comunque, se la sporcizia è stata tolta rimane lo scempio del territorio fatto per realizzare un ECOMOSTRO che ha rovinato per sempre una parte del territorio dei Castelli Romani!
Spero che simili progetti siano stati abbandonati per sempre e che la tutela del territorio e dell’ambiente sia finalmente tornata al centro dell’attenzione 😉
vi è deceduto qualche parente o amico negli ultimi anni? vi siete trovati davanti al problema di non sapere dove seppellirlo in quanto siano assenti al momento dei posti liberi ed accatastarlo insieme ad altri deceduti finchè non siano disponibili dei posti?il cimitero di genzano va benissimo e di tutto lo scempio e l’immondizia fotografatata non vi è piu traccia
Caro Fabio,
ci sono troppe persone in Italia che hanno dimenticato che cosa sia la critica costruttiva. Nelle mie riflessioni, se le rileggi con attenzione, ho anche indicato le possibili soluzioni che una qualsiasi persona di buon senso avrebbe adottato.
Vedendo quello che sta succedendo a livello nazionale (zoccole e corrotti in posti di alta responsabilità , ministri che non sanno di ricevere contributi all’acquisto di case, porte aperte alla immigrazione clandestina grazie alla legge Bossi-Fini, depenalizzazione di tutti i reati finanziari e di bilancio, condoni per capitali di ladri e mafiosi, disoccupazione dilagante, privatizzazione dei servizi pubblici … (devo continuare?) … mi auguro di non vedervi mai alla guida di Genzano: sarebbe come saltare dalla padella nella brace!
Ho letto le varie lamentele sia sul cimitero, che sul calendario inviato dall amministrazione ai cittadini genzanesi. Mi occupo personalmente di denunciare i vari disservizi e la mala gestione delle varie amministrazioni genzanesi in quanto sono il coordinatore del Pdl Genzanese. Non posso non confermare quello che da voi è stato descritto. Purtroppo l’assenza negli anni passati di una vera opposizione politica ha permesso ai vari amministrazione di gestire Genzano in un modo molto discutibile…e non solo politicamente!!Comunque ora da qualche anno le cose sono cambiate e nei vari giornali e in sede di consiglio comunale l’amministrazione viene di continuo attaccata. Ci mettiamo a disposizione per raccogliere e sentire le varie lamentele e proposte per migliorare Genzano: pdlgenzano@libero.it
Non posso non condividere lo sdegno per tutto lo scempio e l’irriverenza verso un luogo umanamente “sacro” e aggiungo che, purtroppo, l’incuriae l’abbandono sono largamente diffusi nel nostro paese.
Mi batto da anni con pochi amici contro questa follia che ha distrutto il paesaggio e impoverito il territorio del bacino del lago di Nemi tanto da far accantonare la proposta di inserimento tra i beni patrimonio dell’umanità tutelati dall’Unesco avanzata da un comitato promotore di cui facevo parte. Le scriteriate scelte urbanistiche di Genzano e anche di Nemi sono testimonianze di pura barbarie in capo ad amministratori che non hanno a cuore la tutela e quindi la ricchezza delle loro città .Nella convenzione europea per il paesaggio ratificata dal governo Italiano di recente si contempla il ripristino di paesaggi perduti o alterati, chiediamo che l’Ente parco dei Castelli i Comuni di Genzano e Nemi La Provincia di Roma e la Regione Lazio avanzino un progetto di demolizione del Cimitero,e il suo spostamento in altro luogo idoneo restitendo la primitiva immagine panoramica del luogo con i fondi previsti in finanziaria per il recupero dei paesaggi e il contributo risarcitorio degli enti che hanno permesso lo scempio. Sollecitiamo questa proposta! Grazie per aver condiviso lo sdegno. Carlo Testana