Il fatto
Un poliziotto spara un colpo d’intimidazione ed ammazza un ragazzo seduto in una macchina posteggiata nell’autogrill di Badia al Pino, nei pressi di Arezzo. Il ragazzo ucciso era un tifoso della Lazio che si stava recando a Milano per vedere la partita Inter-Lazio.
Le reazioni
I giornalisti di telegiornali e radio iniziano a commentare l’accaduto riuscendo, non si sa come, a metterlo in relazione con l’omicidio dell’ispettore di polizia Filippo Raciti (se ne fregano di quello che potrà succedere; quel povero ragazzo era un tifoso e quindi è un’occasione troppo ghiotta per fare audience: bisogna assolutamente parlarne per riaffermare che il mondo del calcio è malato, che la violenza negli stadi dilaga; e poi che fine farà il campionato più bello del mondo? Etc, etc …).
Come sempre, quando non bastano i giornalisti a far casino, ecco che intervengono prontamente le istituzioni che decidono di sospendere la partita Inter-Lazio e di posticipare l’inizio di tutte la altre di 10 minuti in segno di lutto. Ma ancora non basta; cambia pure il palinsesto televisivo per mandare in onda speciali sui disordini che stanno scoppiando in vari stadi.
A questo punto la frittata è fatta!
Bravi: siete riusciti a trasformare un fatto tragico avvenuto in un autogrill in un evento che farà inca$$are migliaia di tifosi.
I risultati
I tifosi, come facilmente prevedibile, si arrabbiano parecchio e così nel pomeriggio scoppiano incidenti a Bergamo e la partita Atalanta-Milan viene sospesa, cameramen di vari TG vengono aggrediti e le forze dell’ordine fatte oggetto di cori e slogan che non lasciano presagire nulla di buono.
Ed infatti in serata altri scontri in varie città con i soliti cassonetti dati alle fiamme, feriti e danneggiamenti.
C’è solo da ringraziare Iddio se non c’è scappato un’altro morto