L’ultima volta che ero stato in Grecia fu nel 2013, quando la attraversai da Igoumenitsa a Kavala, prima tappa del mio viaggio in Iran.
All’inizio di quest’anno avevo deciso di tornare in Grecia con la moto per visitarla con calma scegliendo come periodo la metà di settembre per due motivi: meno caldo, e meno gente!
Per il traghetto, dopo aver esaminato le varie possibilità per Igoumenitsa, ho scelto l’imbarco da Brindisi con la compagnia EMMC.
Lunedì 12
Trasferimento a Brindisi via autostrada; la partenza del traghetto era prevista per le ore 20:00, ma al check-in ho scoperto che era stata anticipata alle 19:00.
Traversata con mare calmo; il traghetto non era molto affollato per cui – pur avendo prenotato una poltrona – ho potuto dormire sdraiato sul divano di un salottino.
Martedì 13
È ancora notte e dormo profondamente quando una voce annuncia l’arrivo nel porto di Igoumenitsa! Guardo l’orologio e sono le 2:30 nostre … le 3:30 locali 😯
Chiedo quanto ci vuole allo sbarco, e mi rispondono 10 minuti
Azz, il traghetto oltre a partire un’ora prima ha anche guadagnato tempo per cui è arrivato in anticipo.
Operazioni di sbarco velocissime, e così alle 4:00 di mattina di una notte senza luna mi ritrovo per le strade di Igoumenitsa 😕
Decido di procedere con molta calma verso Ioannina sulla E92 come da programma; lasciata Igoumenitsa la strada inizia a salire, è buio pesto e non circola nessuno.
Più vado avanti e più le condizioni peggiorano perché la strada continua a salire in un susseguirsi di tornanti, e poi è arrivata anche la nebbia che appanna il parabrezza della Gold Wing impedendomi di vedere davanti. Nel primo paese che incontro mi fermo sotto un lampione davanti il laboratorio di una pasticceria: proseguire in queste condizioni per me è troppo rischioso perché non vedo nulla, per cui aspetterò il sorgere del sole.
Dopo una decina di minuti che ero fermo arrivano due ragazzi che avevo conosciuto sul traghetto a bordo della loro KTM; chiacchieriamo qualche minuto e poi si decide di continuare piano piano verso Ioannina dove le nostre strade si divideranno (loro sono diretti a nord).
Ancora qualche chilometro percorso con molta prudenza e poi finalmente albeggia; anche la nebbia si è diradata ed inizia a circolare qualche macchina, e così arriviamo senza problemi a Ioannina dove ci fermiamo in un bar per fare colazione e chiacchierare un po’.
Ormai è giorno, la temperatura è gradevole, ci salutiamo ed io continuo sulla E92 verso Metsovo: la strada ormai non è più utilizzata e così incontro pietre franate non rimosse e brevi tratti di asfalto riparati alla meglio.
Dopo Metsovo la strada sale; ogni tanto qualche piccola frana e tratti di corsia chiusi, ma il tempo è splendido per cui non mi preoccupo e continuo. Superato Metsovo un cartello avverte “travel at your own risk”; e poi inizia qualche breve tratto di strada senza asfalto.
Finalmente incontro un pickup e chiedo al guidatore se la strada è aperta: mi fa cenno di si e di proseguire … OK si va avanti 🙄
I paesaggi sono belli, si attraversa qualche bosco, ma insomma … nulla di particolare!
Il TomTom mi indicava che l’ultimo tratto (quello sul tunnel dell’autostrada) era chiuso, ed infatti l’ho trovato sbarrato da un guard rail che chiudeva metà della carreggiata. Superato quest’ultimo tratto ho continuato senza problemi sulla parte ancora in uso della E92 che collega l’autostrada e Kalampaka.
Arrivato a Meteora sono rimasto incantato dalla vista dei monasteri costruiti in cima alle coste rocciose dalle alte pareti a picco … sembrano irraggiungibili!
L’area e tutta molto bella e ben curata, e nonostante la bassa stagione c’erano molti turisti.
La stanchezza iniziava a farsi sentire; la giornata era stata lunga e così ho pranzato in una taverna di Kastraki, e poi mi sono riposato nell’ottimo Hotel “Guesthouse Papastathis” che avevo prenotato.
Mercoledì 14
Giornata dedicata al trasferimento ad Ilia, un piccolo borgo sulla grande isola di Eubèa (o Èvia) ubicata ad est di Atene. Sono partito verso le 8:00 per dirigermi verso Karditsa e poi Lamia, superata la quale la strada è diventata meno noiosa migliorando gradualmente man mano che mi avvicinavo a Delphi dove ho fatto una brevissima sosta.
Belli i panorami che ho potuto ammirare scendendo da Delphi sulla “48”, strada che ho abbandonato per procedere su strade secondarie verso Davlia, e poi Katalyma e Kalapodio per giungere a Arkitsa da dove parte l’unico traghetto disponibile per raggiungere il nord dell’isola di Eubèa.
Durante il percorso ho attraversato diversi paesi e sono rimasto sorpreso dal fatto che le strade all’interno dei piccoli centri abitati sono veramente molto strette, tanto da permettere a malapena il passaggio di una sola auto; caratteristica che ho riscontrato in quasi tutti i piccoli borghi che ho attraversato.
Arrivato a Arkitsa, in attesa del traghetto, ho pranzato in uno dei locali di fronte al piccolo porto, poi alle 15:00 la breve traversata verso Edpsou ed i pochi chilometri per giungere a Ilia.
Ilia onestamente la immaginavo più carina: mi ha dato l’idea di un posto in abbandono; sicuramente in passato deve aver conosciuto giorni migliori perché su quel poco che rimane della spiaggia di ciottoli erosa dal mare ci sono ancora i resti di vecchie docce ed ombrelloni.
Ho dormito nel’Hotel Balaska, una struttura a gestione familiare dove la sera ho anche cenato.
Giovedì 15
Avevo pianificato l’attraversamento di tutta l’isola fino a Marmari da dove avrei preso il traghetto per Rafina, ma arrivato in prossimità di Chalkida – visto che il panorama mi sembrava monotono – ho deciso di attraversare l’unico ponte che collega l’isola alla terraferma e di procedere verso sud per andare a visitare il Tempio di Poseidone a Sounio.
Bella tutta l’area e la strada costiera, che ho percorso lentamente ammirando il paesaggio mentre proseguivo verso Glyfada, una località nella periferia sud di Atene.
Avevo prenotato l’Hotel Villa Orion tramite Booking, ma la sera prima ho ricevuto una telefonata da un impiegato di Booking che, scusandosi, mi avvisava che l’hotel da me scelto era pieno proponendomi il Mirada Hotel ed il rimborso della differenza in quanto costava di più. Ho accettato e riprenotato senza controllare le caratteristiche della struttura che ho poi scoperto essere un albergo utilizzato soprattutto per incontri sessuali: specchi enormi in camera, film porno all’accensione della TV, ed un arredamento “particolare”. Comunque non era male 😉 perché vicino al centro, al mare, ed alla stazione dei tram per Atene.
Venerdì 16
Si va nel Peloponneso! Su un forum mi era stato suggerito di prendere l’autostrada per Corinto in modo da evitare il traffico intorno ad Atene, e così ho fatto.
Breve sosta per scattare qualche foto allo stretto canale, e poi ho continuato lungo la costa visitando in sequenza le aree del Teatro di Epidauro, di Micene e la Fortezza di Palamidi a Nafplio. Strade molto belle, specie quella che da Porto Cheli giunge a Nafplio attraversando una zona montuosa.
Ho pernottato nell’ottimo Blue Sky Apartments & Rooms di Xiropigado, una pensione con annesso ristorante a conduzione famigliare direttamente sul mare: camera dotata di tutti i comfort con balcone vista mare, la spiaggia a 10 (dieci veramente) metri, parcheggio per la moto coperto, WiFi anche in spiaggia … mi sono trovato talmente bene che ho deciso di fermarmi 2 notti per godermi un’intera giornata di mare
Sabato 17
Sosta al mare a Xiropigado
Domenica 18
Si va ancora più a sud! Strada bellissima lungo la costa con panorami mozzafiato fino a giungere a Monemvasia dove ho fatto una breve visita perché la temperatura era di 36°, e passeggiare per le stradine del borgo con stivali e pantaloni da moto è stata una sofferenza.
Ho poi proseguito in direzione di Gerolimenas dove ho pernottato al Pyrgoi Theodorakaki.
Gerolimenas offre veramente poco perché è solo un piccolo borgo con molte case abbandonate; sconsiglio sia l’albergo Pyrgoi Theodorakaki perché la camera non è confortevole, sia l’annesso ristorante perché esageratamente caro 🙁
Lunedì 19
Trasferimento a Olympia; fino a Kalamata mi sono goduto dei piacevoli panorami su una bella strada costiera, ma poi è iniziato a piovere – anche forte – ed ha smesso solo quando ero ormai giunto a pochi chilometri da Olympia dove avevo prenotato l’Hotel Kronio, un buon albergo vicinissimo al sito archeologico ed al museo.
Nel pomeriggio ho visitato l’area con i resti della vecchia Olympia e l’interessante museo, e poi ho cenato in uno dei tanti ristoranti che si trovano sulla via principale della piccola cittadina.
Martedì 20
Per raggiungere l’isola di Lafkada avevo programmato un percorso verso Patrasso su strade interne, ma vista la pioggia del giorno precedente ho chiesto consiglio al proprietario dell’albergo il quale mi ha consigliato di prendere la strada principale che scorre lungo la costa. Giunto a Patrasso, ho poi continuato come da programma su strade secondarie molto belle fino a Nydri dove ho soggiornato nell’ottimo Sundy’s Studios, il miglior albergo di tutta la mia vacanza in Grecia 😀
Il meteo era estremamente variabile, ho provato a scendere in spiaggia, ma subito è iniziato a piovere leggermente costringendomi a rientrare in albergo. Pioggia che però è durata giusto pochi minuti, e così dopo una bella doccia sono uscito a passeggiare per la carinissima Nydri ancora affollata di turisti e vacanzieri.
Mercoledì 21
La sera avevo il traghetto Igoumenitsa > Brindisi; dopo un’ottima colazione sulla terrazza del Sundy’s Studios ho dedicato parte della giornata alla scoperta della bellissima isola di Lefkada, per poi dirigermi con calma al porto di Igoumenitsa per l’imbarco.
Giovedì 22
Arrivo in orario a Brindisi e veloce trasferimento in autostrada fino a casa: fine del tour della Grecia in moto.
I percorsi di questo viaggio sono disponibili su Tourstart.org e possono essere scaricati liberamente in vari formati per poter essere utilizzati sui navigatori GPS 😉
Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download 😉