In passato avevo già partecipato ad alcuni raduni organizzati da Andrea Leggieri e mi ero trovato molto bene perché avevo potuto visitare luoghi molti interessanti sotto il profilo storico, paesaggistico ed anche . . . enogastronomico!
A fine gennaio, per il "Raduno della Merla" ero stato in Toscana per percorrere un bell'itinerario nella zona termale di Chianciano Terme; poi in marzo, con la scusa di una "MotoCaccia al Tesoro" avevo scoperto molti angoli poco noti, ma stupendi, del Montefeltro e così, pochi giorni fa, ho colto l'occasione al volo per visitare il 12 e 13 giugno con il rally "Via della Sfoglia" un'altra zona dove non ero mai stato: le colline dell'Appennino Emiliano-Romagnolo.
Per questa gita sono riuscito a coinvolgere anche Fabio, un simpatico "toscanaccio" di Siena che ho conosciuto durante il "Periplo della Sicilia". Ci siamo accordati per incontrarci sabato mattina dalle sue parti e percorrere insieme il restante tratto di strada fino a Castello di Serravalle, piccola località a sud di Vignola, in provincia di Bologna.
Abbiamo guidato esclusivamente su strade secondarie che ci hanno permesso di ammirare bellissimi panorami in una giornata dal clima finalmente estivo. Arrivati a Firenze abbiamo percorso un breve tratto di autostrada fino a Pistoia per poi procedere di nuovo su vie provinciali ricche di curve prima verso l'Abetone, e poi la nostra destinazione che era il luogo d'incontro per l'inizio del raduno.
Siamo arrivati verso le 13, e visto che era ora di pranzo abbiamo gustato la "tigella con ripieno di pesto" che ci è stata offerta. Ci siamo riposati un po' (io avevo iniziato il viaggio alle 6,30 ed ero già stato in moto per quasi 6 ore !!!), preso un buon caffé e poi ci siamo avviati insieme ad altri partecipanti alla scoperta del territorio seguendo le indicazioni di un dettagliato road book che ci era stato fornito.
Dopo aver attraversato vari piccoli paesi siamo giunti a Zocca per una visita al "Museo del Castagno e del Borlengo" dove abbiamo anche potuto assaggiare lo squisito "Borlengo" annaffiandolo con un goccio di birra alle castagne (un po' troppo amara per il mio palato).
Terminato lo spuntino abbiamo ripreso le moto per dirigerci verso il Parco Regionale dei Sassi di Roccamalatina, zona molto bella e collinare ricca di storia. Il parco è caratterizzato dalle guglie dei Sassi, tre spettacolari rupi che dominano il territorio circostante.
Nel parco sono presenti vari itinerari tutti percorribili anche con motocicli normali e così abbiamo deciso di avventurarci in un lungo giro che ci ha portato anche su strade bianche (non asfaltate).
La visita del parco ha richiesto più tempo del previsto (ci siamo anche fermati a gustare un po' di ciliege colte direttamente da un albero) e così si è deciso di far strada verso Montese dove era prevista la cena al Ristorante Appennino ed il pernotto presso l'Hotel Miramonti.
La cena oserei definirla "divina": antipasto ed altre ottime specialità locali a base di funghi annaffiate da un ottimo "rosso" !
La stanchezza iniziava a farsi sentire e così . . . buona notte e si va a nanna!
Per la domenica il "vulcanico" Andrea aveva preparato una "Cinecarta": un ettagliato road book che forniva istruzioni per percorrere circa 130 km lungo strade panoramiche poco trafficate (lo dico senza esagerare: centinaia di curve e tornanti, neanche pochi metri di strada dritta; un continuo su e giù per stupende colline attraversando piccoli borghi, campi e boschi) per ammirare paesaggi e vedute mozzafiato.
Siamo partiti da Montese verso le 9.30 e poi Castel d'Aiano > Rocca di Roffeno > Cereglio > Vergato > Grizzana Morandi > Piandisetta > Rioveggio > Monzuno Loiano > Quinzano > San benedetto Querceto > Monterenzio > Bisano > Sassoleone > Fontanelice
… 83 km solo di curve strette e/o tornanti !!!
Arrivati all'ora di pranzo a Fontanelice abbiamo gustato la classica "piadina" al chiosco "Passatempo Snack", riposati e dopo un caffé abbiamo proseguito per Casola Valsenio > Zattaglia > Brisighella
(altri 45 km circa) dove al chiosco della stazione ferroviaria abbiamo potuto assaggiare anche piadina con il crescione.
Era prevista un'ulteriore tappa "facoltativa" a Bagnocavallo per gustare il gelato ricotta e fichi caramellati, ma visto l'orario e la posizione geografica con Fabio abbiamo deciso di riprendere la strada di casa, ma solo dopo aver ricevuto l'ambito diploma che recita:
"hamangiatoditutto salvoforsepesci, dimostrandosi una gran saetta sia di manetta che di forchetta!!"
Ho riportato tutte le località attraversate per far capire che questi raduni sono concepiti in modo da permettere la visita a luoghi che sono fuori da qualsiasi itinerario turistico, ma che offrono un'infinità di cose interessanti da vedere e da . . . gustare!
La via del ritorno è stata abbastanza lunga perchè abbiamo riattraversato l'Appennino sempre percorrendo strade secondarie in un susseguirsi di curve strette prima in salita, e poi in discesa che non hanno consentito di mantenere una media molto elevata.
E poi gli autovelox: che palle; ormai sono un incubo non tanto per le multe, ma perché rallentano il traffico in un modo inaccettabile. A mio parere causano più incidenti di quanti ne evitano: non avevo mai visto la gente inchiodare all'improvviso senza motivo, invece ora appena il GPS gli segnala un autovelox c'è sempre qualche folle che piazza una bella frenata innescando situazioni pericolosissime per chi segue!
Un po' di pioggia poco prima di prendere l'autostrada a Incisa in Val d'Arno (quest'anno tutte le gite che ho fatto, alla fine, sono state comunque "bagnate") e poi dritto verso casa dove sono arrivato prima di cena.
Il motto di questi incontri è: "piano, ma pieni!" Posso affermare con assoluta certezza che anche con la "Via della Sfoglia" è stato rispettato!
Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download 😉