Tramontata definitivamente l’ipotesi di vendita dell’Alitalia al gruppo AIR FRANCE – KLM sono iniziati immediatamente gli scambi di accuse circa le responsabilità del fallimento delle trattative. Il centro sinistra accusa il centro destra, il centro destra critica l’operato del centro sinistra, Berlusconi dice che il rifiuto dei sindacati (subito smentito da Raffaele Bonanni della Cisl) è stato decisivo ed intanto, per non sbagliare, annuncia dolorosi tagli di personale.
Nel frattempo l’unica cosa che i politici sono riusciti a fare è stato quello di far fallire una seria trattativa che andava avanti da mesi e concedere un prestito ponte di 300 milioni di euro che somiglia tanto ad un accanimento terapeutico per prolungare l’agonia della compagnia .
Ormai non ci si capisce più nulla: viene citata continuamente una cordata inesistente, si annunciano tagli prima ancora di avere un piano di ristrutturazione, si dilapidano soldi per far volare aerei che nessuno prende più, si nominano presidenti ed amministratori delegati che non sanno (e non possono) far nulla. Ormai si è arrivati veramente allo sbando più completo con i dipendenti frustrati e rassegnati ad un futuro da disoccupati mentre i pochi dirigenti responsabili (tutti nominati dai politici) del disastro si preoccupano solo di sparire facendo perdere le loro tracce.
Nei giorni scorsi Berlusconi ha creduto opportuno richiamarsi all’orgoglio nazionale ed alla dignità.
Peccato che abbia una visione tutta sua della dignità: nella vicenda Alitalia l’unica dignità possibile sarebbe stata quella di riconoscere umilmente i tanti errori fatti e prendere atto della situazione disastrosa in cui versa l’azienda a causa delle continue interferenze politiche.
Che cosa si aspettava il Premier?
Pensava forse di poter dettare le sue condizioni?
Credeva di poter influenzare le decisioni operative dell’Air France?
I francesi erano stati chiarissimi fin dall’inizio: volevano il si dei sindacati ed il si del nuovo governo; invece hanno ricevuto un NI ed un NO e giustamente hanno abbandonato.
E così, grazie ad atti irresponsabili di pura convenienza politica, sono svanite le poche speranze che i dipendenti (quelli sulla cui pelle vengono fatte le "ristrutturazioni") avevano riposto nell’unica soluzione industriale che fino ad oggi era apparsa credibile.
Il futuro dell’Alitalia appare ogni giorno sempre più ingarbugliato e difficile; le compagnie aeree non sono aziende "normali" e non si salvano con piani tipo "Fiat" invocati da tanti pseudo-esperti: oggi per sopravvivere hanno la necessità di fondersi per ridurre i costi operativi e gli accordi che stanno avvenendo nel mondo né sono la dimostrazione (ad esempio Delta-Northwest o United-Continental).
Inoltre il prestito di 300 milioni di euro non lascia presagire nulla di buono perché significa che i "finanzieri dei politici" si sono presi un bel po’ di tempo per esaminare la situazione dell’Alitalia e preparare il piano, mentre in questo particolare momento servirebbe rapidità decisionale visto che il prezzo del carburante sale vertiginosamente tutti i giorni rendendo subito obsoleti tutti gli studi di mercato.
Sono anni che in Alitalia si tagliano rotte e personale ed il risultato di una simile politica è sotto l’occhio di tutti; possibile che a questi super esperti economici non venga in mente che forse è arrivato il momento di cambiare sistema?
Lui NON cambia idea…
Sono gli altri che lo interpretano male 😛
Ci sarebbe da ridere, se non fosse da piangere.
Il problema e’ che dopo loro arriverara’ il solito governo di sinistra che avra’ l’ingrato compito di risanare gli sfracelli di questo. E che perdera’ ovviamente le elezioni subito dopo.
Saluti
Hanmar
Behhh, è famoso per cambiare idea ogni 3 secondi, quindi non mi stupisco più di nulla.
Giusto ieri ha assunto una nuova posizione anche sul reato “d’immigrazione clandestina” facendo girare i Maroni alla Lega 😉
Ho l’impressione che sarà una legislatura divertente perché ricca di colpi di scena. Per adesso godiamocela, ai guai ci penseremo dopo 🙁
Ciao Brag.
Purtroppo il nostro na… ehm… presidente del consiglio a quanto pare ha cambiato idea (un’altra volta… che strano, vero?) e proporra’ la vendita ad Air France.
Peccato che ora sara’ una svendita, dato che sicuramente Spinetta porra’ condizioni capestro.
Ma tant’e’, gli italiani l’hanno votato.
Saluti
Hanmar