Viaggio in moto nei Balcani (Albania, Montenegro e Bosnia Erzegovina)

Erano veramente tanti anni che volevo visitare l’Albania, il Montenegro e parte della Bosnia Erzegovina (soprattutto Sarajevo e Mostar) in moto e quest’anno, finalmente, ci sono riuscito anche se ho dovuto cancellare una parte del percorso in Albania e rimandare la partenza ai primi di luglio invece che a giugno .

4 luglio: trasferimento a Bari per prendere il traghetto per Durazzo dove sono sbarcato la mattina successiva verso le 8:30.

5 luglio: solite formalità d’immigrazione e doganali; non ho dovuto fare l’assicurazione in quanto l’avevo acquistata online, e quindi sono partito subito verso sud seguendo la costa.
Strade in condizioni più o meno come quelle italiane e traffico normale; mi sono fermato a prendere un cappuccino con cornetto: nessun problema a pagare in Euro con un cambio applicato da tutti di 100 Lek per 1€, ma ho subito scoperto che l’Albania non è poi così economica come a detta di molti.

Ho percorso la SH4 fino a Lushnje, e poi mi sono diretto verso Fier per prendere la SH8 e proseguire lungo la costa in direzione di Saranda e Ksamil dove avevo deciso di pernottare.
Ho seguito un tratto dell’affollatissimo lungomare di Saranda; ho fatto una breve sosta per provare a prelevare un po’ di moneta locale da un ATM, ma ho desistito visto il costo esagerato dell’operazione (7€ per un prelevamento) e quindi ho continuato per Ksamil dove, prima di raggiungere il B&B già prenotato, avevo in programma la visita del parco e zona archeologica di Butrinto.

Una spiaggetta albaneseMolto bella la costa albanese con lo stupendo tratto del Passo del Llogara; caratteristiche e con le acque cristalline alcune piccole baie lontane dalle città, ma sia Saranda e specialmente Ksamil mi hanno profondamente deluso perché super affollate, caotiche, care e deturpate da un’edilizia selvaggia.

La sera ho fatto una passeggiata per Ksamil ed ho cenato in uno dei tanti ristoranti sul mare … e dopo aver visto quello che offre la città sono stato ben felice di non aver programmato una sosta più lunga.

Ksamil ... un carnaio

6 luglio: per la giornata avevo previsto la visita di due “storiche” città dell’Albania: Agirocastro e Berat. Sono partito verso le 9 ed ho ripercorso il breve tratto di strada verso Saranda, per poi prendere la SH99 / SH78 che si è rivelata panoramicamente molto interessante. A Jorgucat ho continuato sulla SH4 fino a raggiungere il centro di Agirocastro dove ho lasciato la moto in un nuovo parcheggio custodito al coperto in prossimità del centro storico (40.07486, 20.13998 le coordinate del parcheggio).

Ho passeggiato per il caratteristico centro storico di Agirocastro e poi sono salito al Castello (… è una bella camminata) da dove si ha un’eccezionale veduta della citta e di tutta l’area circostante.

Ripresa la moto ho continuato sulla SH4 fino a Fier e dopo verso Berat, città molto caratteristica e che merita sicuramente una visita.

NOTA: la SH74, che sulle mappe viene mostrata come una strada principale, non è asfaltata ed è al momento percorribile solo con mezzi adatti al fuoristrada. Mi era stata sconsigliata da persone che conoscono bene quei luoghi e quindi l’ho evitata.

Ho viaggiato con calma per godermi i paesaggi e mi sono fermato per pranzare e fare rifornimento, e così sono arrivato a visitare il Castello di Berat nel primo pomeriggio. Quello che viene chiamato castello in effetti è una cittadella – fortezza ancora oggi abitata e dove ci sono ristoranti e negozi; si può entrare anche con i veicoli attraverso il varco principale ed all’interno c’è un capiente parcheggio.

Terminata la visita dell’area sono disceso in città ed ho raggiunto il B&B Guest House Niko che mi sento di consigliare in quanto centrale, dotato di parcheggio, pulito, confortevole e soprattutto perché i gestori sono persone squisite … senza citare la colazione che definirei pantagruelica!

Dopo essermi rilassato e rinfrescato ho fatto una piacevole passeggiata per la città per poi cenare in uno dei tanti ristoranti ubicati sulla lunga via centrale chiusa al passaggio dei veicoli e dove stanno terminando i lavori per creare una bella area pedonale.

7 luglio: dopo aver gustato la fantastica colazione allestita e servita da Niko ho preparato la moto (viaggio molto “leggero”, ho infatti soltanto una borsa sul portapacchi posteriore) e mi sono rimesso in viaggio per trasferirmi in Montenegro.
Mi sono diretto prima verso Elbasan per prendere l’autostrada A3 in direzione di Tirana da dove ho poi continuato verso Scutari fino all’intersezione con la SH41 per entrare in Montenegro da Muriqan , un valico di frontiera gestito congiuntamente tra Albania e Montenegro che ha un varco dedicato esclusivamente alle moto per cui non si fa attesa in fila con le auto.

NOTA: il tratto di strada E762 da Tirana a Scutari l’ho trovato molto, veramente molto trafficato; e per fortuna le numerose lunghe file erano quasi tutte nella direzione opposta Nord > Sud.

Espletate molto rapidamente le formalità burocratiche di frontiera ho continuato verso Bar, e poi verso Podgorica. Poco prima di arrivare a Podgorica ho fatto una lunga sosta nel piccolo borgo di Virpazar per partecipare ad un’escursione in barca di 2 ore sul lago di Scutari: una bella e rilassante gita che consente di ammirare tanti incantevoli angoli nascosti del grande lago.

Il lago di Scutari

Ho raggiunto l’Hotel Laguna (ubicato nella periferia della città) sotto la pioggia (l’unica che ho preso durante tutto il viaggio), e dopo una bella doccia ho cenato nell’annesso ristorante.

NOTA: hotel economico, ma pulito e dotato di tutti i comfort. Mi hanno permesso di parcheggiare la moto all’ingresso in uno spazio all’interno della proprietà.

8 luglio: in mattinata ho raggiunto e visitato il Monastero di Ostrog, monastero ortodosso scavato nella roccia che custodisce le relique di San Basilio e che è meta di pellegrinaggio di numerosi fedeli (anche di diverse religioni) che giungono da tutti i Balcani.

Sono poi tornato verso Podgorica per visitare tutto lo stupendo fiordo di Kotor: bellissimo, incantevole!
E poi la fantastica “serpentina di Kotor”, una strada panoramica dalla quale si può ammirare tutta la baia di Kotor nella sua devastante bellezza: credetemi, la baia di Kotor (o Cattaro) da sola vale il viaggio!

Baia di Kotor (o Cattaro)

Sono tornato verso Podgorica percorrendo la P1, un’altra bellissima strada in perfette condizioni piacevolissima da fare in moto godendosi la veduta dei luoghi circostanti.

9 luglio: è stata la giornata nella quale ho percorso più chilometri. Da Podgorica a Sarajevo seguendo il corso del fiume Tara, e poi il Durmitor, e quindi di nuovo il canyon del Tara e finalmente l’ingresso in Bosnia Erzegovina dal punto di frontiera di Hum con il suo caratteristico ponte.

È uno dei percorsi più belli che ho mai fatto andando in moto. Strade tutte in ottime condizioni, poco traffico, panorami fantastici … bellissimo, una vera goduria!

Podgorica > Kolašin > Mojkovac > Žabljak > poi la P14 che attraversa il Durmitor fino ad intercettare la M18 > Hum > ed ancora M18 praticamente fino a Sarajevo

SarajevoA Sarajevo ho alloggiato in un B&B ubicato in centro …. suggerimento: impostate le coordinate altrimenti con gli indirizzi i navigatori fanno casino visto il dedalo di piccole strade a senso unico, divieti di accesso, aree pedonali etc.

Sarajevo è una città interessantissima, molto piacevole da visitare passeggiando. Volutamente ho evitato di recarmi nei luoghi che ricordano l’assedio a cui fu sottoposta per il semplice motivo che ho ancora impresso nella mente quel periodo e tutti gli orrori di quel conflitto. Sono stato molto felice di vedere che tutti i segni di quella guerra sono stati cancellati e che ora si respira un’aria di “crescita in pace” con tante giovani famiglie a passeggio nel fresco della sera, con ristoranti e bar affollati, e negozi aperti.

10 luglio: mi sono spostato a Mostar per visitare il centro storico della città con il suo famoso ponte. Dopo aver parcheggiato la moto ho fatto un lungo giro a piedi fermandomi per mangiare qualcosa, ma soprattutto per un po’ di riposo consumando uno spuntino in un ristorantino all’aperto che aveva dei tavoli sotto a degli alberi. È stata la giornata in assoluto più calda di tutto il viaggio con temperature che a Mostar hanno raggiunto i 35°, ed indossando indumenti da moto ho un po’ sofferto.

Ponte di Mostar

Nel pomeriggio ho raggiunto Neum, la cittadina sul mare ubicata nel breve tratto di costa che la Bosnia Erzegovina ha sull’Adriatico. Ho fatto un’altra sosta rinfrescante in riva al mare prima di raggiungere il Motel Lav  che avevo prenotato.

Su suggerimento del gestore ho cenato nel vicino ristorante Stipan: veramente ottimo; con tavoli all’aperto direttamente sul fiume. Cibo squisito ed abbondante a prezzi irrisori per noi 😉

11 luglio: giorno nel quale avevo prenotato il traghetto da Spalato per il ritorno. La mattina ho voluto fare una visita al Santuario di Medjugorje visto che si trovava a pochi chilometri da dove ero. Sono arrivato al Santuario verso le 10:30 e mi ha impressionato il fatto che c’era pochissima gente, praticamente era deserto!
Nella chiesa stavano celebrando la messa, ma anche li solo pochi fedeli presenti. Ma quello che mi ha lasciato sbigottito è stato l’enorme piazzale dotato di panchine in grado di accogliere migliaia e migliaia di fedeli che era deserto, nessun pullman di pellegrini in giro … e così ho riflettuto sul fatto che forse oggi anche nella Religione ci sono le “mode”, perché personalmente al fatto che la Madonna abbia deciso di non apparire più e che lo abbia anche comunicato credo poco 😐

Vabbé … ho ripreso la moto e mi sono diretto verso la vicina Croazia per percorrere tutta la strada costiera da Porto Tolero fino a Split: costa stupenda e bellissimi panorami con tanti piccoli borghi incastonati nella natura.

Un tratto della costa croata

Ho pranzato in un ristorante sul mare e poi ho raggiunto Spalato per prendere il traghetto che mi avrebbe sbarcato ad Ancona la mattina seguente.


Le foto:

Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download  😉


Il video:

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