Samarcanda – La via della seta in moto

L’anno scorso sono rimasto bloccato da un problema fisico per molti mesi e così, in piena “crisi di astinenza da moto” nei lunghi pomeriggi passati a perdere tempo davanti al PC iniziai a pensare ad un viaggio “importante” … forse l’ultimo visto che anche per me il tempo passa inesorabilmente e che prima o poi sarò costretto a smettere di andare in moto.

La prima meta che mi venne in mente fu Samarcanda forse perché, nell’immaginario collettivo, è una città che evoca storie remote e fantastiche perché fu capitale di regni antichi, lontani e scomparsi da secoli.

Fondata nel 700 a.C. in un’area circondata da steppe e deserti, Samarcanda è entrata nella storia di Alessandro Magno, Gengis Kahn e Tamerlano.
Importante centro di smistamento sulla Via della Seta, Samarcanda sorge al crocevia di strade che conducevano in Cina, India e Persia. La città ancora oggi è un posto speciale dove è possibile ammirare moschee e mausolei con cupole azzurre e maioliche colorate perfettamente conservati e tutelati dall’Unesco tra cui alcune delle più importanti madrase dell’Asia centrale affacciate sul Registan, la bellissima piazza monumentale che ancora oggi è il “cuore della città”.

Il Registan, la bellissima piazza di Samarcanda

Nessun altro luogo richiama alla mente la Via della Seta più di Samarcanda, e per molti ha la stessa risonanza mitica di Atlantide molto probabilmente perché in passato fu realmente visitata solo da poche persone in quanto difficilmente raggiungibile perduta com’è tra steppe e deserti.

Poco prima di Natale decisi che sarei andato a Samarcanda in moto, e poi subito dopo il ritorno dal viaggio a Salalah (volevo prima verificare le mie condizioni fisiche) confermai la mia partecipazione al tour Samarcanda 2018 programmato da Motovacanze.it, organizzazione con la quale avevo già effettuato in passato altri tour.

Il percorso del viaggio a Samarcanda

Per questo viaggio ho utilizzato la mia BMW R100GS che proprio quest’anno ha compiuto 30 anni; moto robusta, a carburatori e con pochissimi componenti elettronici non ha avuto problemi meccanici. Per aumentarne l’autonomia ho però dovuto installare delle taniche supplementari perché in alcune tratte è necessario poter percorrere almeno 450 km senza fare rifornimento.

Piuttosto che fare un noioso racconto delle singole tratte preferisco riportare alcune mie considerazioni generali su questo viaggio molto ambito da tanti motociclisti.

  • È un viaggio lungo (io ho percorso 8100 km); si attraversano 6 frontiere e territori dove NON sono presenti servizi di buon livello. Occorre quindi spirito di adattamento e tanta, ma proprio tanta pazienza perché le procedure alle frontiere spesso richiedono ore di attesa.
  • Lunghissimi tratti di strada sono veramente noiosi: si viaggia nel nulla per chilometri e chilometri in lande desolate!
  • Molte strade, specie in Uzbekistan, sono in PESSIME condizioni con un susseguirsi di buche “assassine” nell’asfalto che in ogni momento possono mettere fine al viaggio, e quindi bisogna quasi sempre guidare prestando la massima attenzione.
  • In Uzbekistan è difficile trovare la benzina perché tutti usano il gas: ad esempio, a Samarcanda (e quindi in un’importante grande città), solo al quinto tentativo in un distributore aperto è stato possibile fare rifornimento perché il carburante era disponibile.
  • In Russia, Kazakistan, Uzbekistan, e Kirghigistan fuori dalle grandi città il livello dei servizi è decisamente scarso; per rifocillarsi è meglio organizzarsi con snack preconfezionati e bevande acquistate nei minimarket, mentre per espletare i bisogni fisiologici conviene scegliere il classico “campo” o “luogo appartato”.
  • Chiva, Buchara e Samarcanda sono città molto interessanti e sicuramente meritano una visita. Carina Tbilisi, capitale della Georgia, visitabile in una giornata.
  • Le città russe sembrano invece tutte uguali; unico punto d’interesse degno di nota il tempio buddista di Elista, capitale della Calmucchia, il solo territorio europeo la cui popolazione è in maggioranza di religione buddista.
  • Non occorre portare molto contante perché nelle città le carte di credito sono generalmente accettate; sono anche disponibili vari punti ATM dove prelevare denaro.

Vale la pena di fare questo viaggio in moto?

  • Se si ama l’avventura e si vogliono provare emozioni forti sicuramente SI
  • se invece si preferiscono rilassanti percorsi panoramici forse è meglio NON andare a Samarcanda in moto. 

Le mie foto:

Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download  😉


Il video


Questo articolo ha 16 commenti

  1. brag

    Ciao,
    nel gruppo una persona aveva una BMW R1200RT e quindi il percorso che abbiamo fatto noi è sicuramente fattibile.
    Feci l’Iran nel 2013 e non ricordo strade estremamente rovinate.

    Valuta ed informati bene sul Turkmenistan perché nel 2018 alcuni ebbero grossi problemi ad avere il visto (non gli fu concesso e così dovettero riprogrammare l’itinerario con grossi problemi).

    Per quello che ricordo il pezzo più brutto sul percorso fatto da me fu il tratto di 85 km nella “terra di nessuno” tra Kazakistan e Uzbekistan, ma in quei luoghi le cose cambiano rapidamente per cui bisogna sempre verificare a ridosso della partenza programmata.

    Saluti, e buona strada 🙂

  2. ernesto

    Ciao. Ovviamente complimenti.
    Sto pianificando un giro fino a Samarcanda passando dall’iran e dal Turkmenistan all’andata e dal Kazakistan, e dall’Azerbaijan (via mar caspio) al ritorno con la mia BMW RT 1200. Secondo te con questa moto è fattibile considerando la qualità delle strade?
    Grazie

  3. brag

    Ciao Michele,

    da quello che leggo in giro attualmente il problema principale è entrare in moto in Iran perché non lo permettono più.

    Qui trovi info recenti e suggerimenti: http://www.quellidellelica.com/vbforums/showthread.php?t=500346

    Per quanto riguarda il Turkmenistan so che in passato “contingentavano”i visti e così molte persone se li sono visti rifiutare dopo ingiustificati ritardi.

    Come ho già più volte scritto bisogna verificare la situazione poco tempo prima della partenza 😉

  4. Michele

    Ciao Brag,
    ho anch’io in mente di arrivare a Samarcanda, ma la mia idea di percorso è un po’ diversa da quello che hai fatto tu. Arrivato in Turchia passerei dall’Iran per poi tornare, sempre in moto dall’Ucraina per fare il percorso della ritirata di Russia degli Alpini e poi ritornare in Italia. Tutto in moto, un BMW RS, io e mia moglie, per il tempo da dedicarvi avrei stimato 40/60gg. Da informazioni sommarie mi dicono che vi siano problemi alla frontiera tra Turkmenistan ed Uzbekistan, a te risulta?

    Grazie e Ciao

  5. brag

    Ciao Paolo,

    se fai la stessa strada che ho fatto io serve solo il visto per la Russia; verifica però sempre poco prima di partire perché le cose da un anno all’altro cambiano, specie in quelle regioni 😉

    Per i costi molto dipende dalle proprie esigenze personali. In generale i costi – alloggi, pasti, benzina – sono decisamente più bassi che da noi (specie nelle ex repubbliche Sovietiche). Come ho scritto nel report nessun problema per i pagamenti con Carte di Credito, ed è possibile prelevare contanti anche negli sportelli automatici (ATM).

    Poiché in tutti gli stati ormai è obbligatoria l’assicurazione per la moto (ad esempio, in Georgia era diventata obbligatoria solo pochi giorni prima), io varie volte ho preso un po’ di contanti per le prime piccole spese in frontiera alla stipula del contratto di assicurazione (molti Stati non sono inclusi in nessuna carta verde); non è mai conveniente cambiare in frontiera per cui ho sempre preso il minimo indispensabile.

  6. Paolo

    Ciao ho visto ora il video di Samracanda. Il prossimo anno vorrei arrivare fino a Samarcanda in solitaria, potresti darmi qualche consiglio su passaporto, cambi, costi etc?
    Grazie

  7. brag

    Ciao Marta,
    per il trasporto della moto da Bishkek a casa mia (consegna a domicilio) mi sono rivolto ad ADV Factory.

    È una società conosciuta che effettua il servizio ormai da diversi anni. Si occupano loro di tutto ed i prezzi li trovi sul loro sito http://advfactory.com/it/transporto-veicoli/ .

    Per i tempi di consegna devi sentire loro 😉

  8. Marta

    Ciao Brag, sono Marta e con mio marito e altri amici motociclisti siamo entrati nel mondo dei viaggi avventura in moto e ti confesso che non riusciamo più ad uscirne.
    Da poco siamo tornati dall’India ma il mio primo grande viaggio (nonché viaggio di nozze) è stato in Patagonia con il nostro GS 1100 Accenture, anche lei ha i suoi anni ma noi la chiamiamo la mucca perché con calma va ovunque , un’esperienza incredibile.
    Purtroppo l’unica cosa che ci pesa davvero è la mancanza di tempo e quindi avendo le ferie contate riusciamo faticosamente a prendere 3 settimane ma con il sogno di arrivare a Samarcanda prima o poi..per questo sto cercando qualcuno che una volta arrivati li ci riporti la moto indietro. Ho visto che tu l’hai fatto! Com’è andata? È un servizio molto costoso? Grazie in anticipo

  9. brag

    Ciao Luigi,

    contattami quando vuoi via email o con il form così ti faccio avere il mio numero di cellulare 😉

    Mi farà molto piacere scambiare esperienze con te.

    Un saluto e buona serata 😀

  10. Luigi

    Ciao sono Luigi e ti faccio i complimenti per il bel viaggio. Abbiamo circa la stessa età, io sono del 55, e sicuramente la stessa passione. Ho cominciato viaggi avventura a modo mio all’età di 15 anni, primo viaggio il giro d’Italia in ciao nel 1971 con mio fratello e 4 amici, tutti in ciao ed una vespa per circa 4000 chilometri. due anni dopo il primo ( di ben 3 viaggi ) Torino Capo Nord andata e ritorno sempre in Ciao, mitico, nessun problema negli oltre 3 mesi di viaggio con mio fratello e 2 amici tutti in ciao. Erano bei tempi si era studenti e le maxi moto, di qualsiasi tipo dovevano ancora arrivare a fare turismo. Poi molti altri viaggi, tempo lavoro permettendo, soprattutto Europa ed Africa con tutti i tipi di moto, dalla vespa alla Honda, Kawasaki, Yamaha, Guzzi e poi gli ultimi anni scooter. Prima di bloccarmi però voglio andare a Samarcanda, il nome è di per se magico e questa volta sarà un viaggio solo con me stesso, ho un grosso debito di riconoscenza con il mio vecchio io ed altrettanto con il mio nuovo io del 2015, ed intenderei farlo col il vecchio e fidatissimo Kawa GPZ 500 che ha girato con me l’europa e mi ha portato in Egitto lungo tutto il Nilo fino ad Abu Simbel. Sicuramente cercherò di contattarti per qualche ragguaglio. Un caro saluto Luigi.

  11. brag

    Dormito sempre in hotel.

    Le città dei pernottamenti sono indicate nella mappa da punto/cerchio giallo 😉

  12. Sergio

    Ciao.
    Bella impresa, complimenti.
    Per dormire come ti sei organizzato? E’ stato necessario fare pernottamenti in tenda o hai sempre trovato da dormire in hotel, ostelli etc?
    Ciao, Sergio.

  13. brag

    Grazie a te per il commento 🙂

    Hai la fortuna di vivere vicino alle Alpi, uno dei paradisi dei motociclisti con strade bellissime e panorami mozzafiato! Quest’anno non ci sono stato, ma per il prox anno ho in programma un lungo e tranquillo giro sulle Dolomiti con puntate in Slovenia ed Austria.

    Per quanto riguarda invece i “viaggioni avventura” non credo che ne farò più 😉

    Ciao

  14. aquilasolitaria

    Avevo lo spirito per questi viaggi, ma non ho avuto mai il tempo o forse non ho saputo trovarlo. Grazie per il tuo racconto. Proprio ieri sono stato a Pozzis da dove è partito il “Cocco” per Samarcanda … in moto … una moto di oltre 70anni fa.- Sogno con voi ed in tasca ho le Alpi ed in particolare le Dolomiti … che conosco come le mie tasche.- Volare è facile; atterrare è difficile ! Franco/aquilasolitaria

  15. Angelo Capodimonte

    Ciao Buongiorno

    Desideravo sapere quanti giorni hai impiegato e come ti sei organizzato per il rientro, e i visti.

    Grazie per le informazioni.

    Cordiali Saluti

    Angelo Capodimonte 335/8114443

Lascia un commento