Sono partito da Civitavecchia il 19 aprile poco prima di mezzanotte, entusiasta per l’avventura che mi attendeva perché avevo veramente tanta voglia di tornare in Spagna, ed in special modo in Andalusia … ma per scoprire quella rurale, quella meno conosciuta.
Salito a bordo sono rimasto sorpreso dalle condizioni della nave “Barcellona” in servizio con la Grimaldi Lines che m’è sembrata appena revisionata visto lo stato generale eccellente.
Cena leggera al ristorante a buffet, e dopo una breve chiacchierata con altri motociclisti diretti in Marocco mi sono ritirato nella mia cabina dove ho fatto una bella dormita cullato dal leggero dondolio del traghetto nel mare quasi calmo.
La mattina seguente mi sono svegliato presto e dopo colazione ho passato la giornata sul ponte superiore conversando con altri passeggeri e leggendo … in attesa dell’avvicinarsi della costa spagnola.
L’arrivo a Barcellona è avvenuto in perfetto orario; sbarco veloce, e poi subito verso l’albergo ApartHotel Solifemar di Castelldefels dove ho pernottato e cenato.
Il venerdì iniziava veramente il mio viaggio nella Spagna rurale, e così sono partito abbastanza presto in direzione di Valencia seguendo un percorso che avevo pianificato in larga parte su strade secondarie per poter ammirare bellissimi paesaggi, scoprire piccoli villaggi incantevoli e godere della libertà che solo un viaggio in moto può offrire.
Sono arrivato nel primo pomeriggio a Valencia dove avevo prenotato l’Hotel Ibis Budget ubicato nei pressi dell’aeroporto.
Doccia veloce, e poi ho raggiunto in metro il centro storico di Valencia per ammirarne la bellezza, con le sue antiche mura e le sue case colorate. Passeggiando ho visitato le maggiori attrazioni turistiche della città come la Cattedrale di Valencia, il Barrio del Carmen, il Mercato Centrale (dall’esterno perché era chiuso), i Giardini del Turia e la Plaza del Ayuntamiento … tutto molto bello!
Tolta Valencia non ho visitato altre grandi città, ma solo piccoli paesi e cittadine poco conosciute perché questa vacanza in moto l’avevo organizzata per visitare la Spagna, ed in particolare l’Andalusia, più vera e cioè quella rurale che è la meno conosciuta e frequentata dai turisti.
E così la mattina seguente (sabato 22/4) ho ripreso la mia “vecchia” BMWR100GS del 1988 e mi sono diretto verso il deserto di Tabernas percorrendo principalmente piccole strade che attraversano enormi distese di campi coltivati in modo intensivo (soprattutto frutta ed ortaggi).
Sono arrivato nella zona degli studios cinematografici di Tabernas – dove in passato furono girati molti film western – nel primo pomeriggio; ho dato solo una veloce occhiata senza visitarli (non sono interessato e non ne avevo programmato la visita) e poi ho fatto un salto ad Almeria giusto per dare uno sguardo alla città ed alla zona del porto.
A Tabernas ho soggiornato nell’ottimo Hostal Avenida (con parcheggio privato coperto per la moto), ho fatto una breve passeggiata per il paese ed ho cenato a base di tapas in uno dei pochi ristoranti aperti (si nota che la cittadina ha vissuto in passato momenti turistici migliori 😉 ).
Per domenica 23/4 avevo in programma la tappa più lunga di tutta la gita nell’Andalusia rurale: Tabernas > Tarifa per un totale di circa 530 km, percorso che si è rivelato il più bello ed interessante in assoluto e che mi ha permesso di ammirare paesaggi incantevoli!
Dopo un tratto di avvicinamento sono entrato nell’area del Parco della Sierra Nevada: ho trovato tutte le strade in perfette condizioni, un territorio curatissimo e paesini stupendi che ho attraversato viaggiando con calma godendomeli in una giornata soleggiata e con una temperatura mite …. una vero piacere!
Lasciata la Sierra Nevada ho utilizzato un bel tratto di autostrada gratuita per scavalcare tutta l’area di Granada, poi ho continuato su strade panoramiche verso la zona del Bacino idrico di Guadalhorce – Guadalteba (due grandi laghi artificiali contornati da una natura bellissima) per raggiungere il Parco Nazionale della Sierra de las Nieves …. posti paesaggisticamente favolosi che meritano sicuramente una visita. Dopo una breve sosta pranzo ho continuato in direzione di Ronda, e poi verso la costa per prendere la litoranea e raggiungere Tarifa.
Mi sono fermato a la Punta de Tarifa per una foto ricordo (è il punto più a sud dell’Europa) e poi ho ripreso la moto per recarmi all’albergo Hostal El Levante situato appena fuori la città.
Ho cenato benissimo nel vicino ristorante Pachamama Tarifa dove ho gustato un buonissimo trancio di tonno cotto alla griglia … veramente eccezionale!
Lunedì 24/4 mi sono trasferito, sempre su strade secondarie, a Cazorla. Ho guidato per centinaia di chilometri tra immensi uliveti che si estendevano a perdita d’occhio su un altopiano posto a un’altitudine variabile tra i 400 ed i 700 mt s.l.m.
A Cazorla ho alloggiato nel confortevole Hotel Tharsis (consigliatissimo perché centrale e con parcheggio coperto privato e gratuito per la moto).
Prima di cena ho fatto una bella passeggiata per la deliziosa cittadina che offre diverse attrazioni turistiche come il Castillo de la Yedra, Ruinas de Santa María, i vicoli e la stupenda vista sull’omonima Sierra.
Martedì 25 aprile è un’altra bella e tiepida giornata in Andalusia, clima ideale per visitare la Sierra di Cazorla ed ammirarne le bellezze. Guidare sulle strade dei parchi spagnoli è un vero piacere perché il manto stradale è sempre in ottime condizioni, e ci sono molti punti di sosta (i mirador [belvedere]) da dove è possibile ammirare e fotografare il paesaggio.
Dopo aver attraversato aree molto interessanti e paesaggisticamente diverse ho raggiunto Teruel, altra gradevole città spagnola dove avevo trovato una comoda sistemazione per la notte in pieno centro: il Sercotel Torico Plaza.
Come sempre ho fatto una rilassante doccia, e poi una lunga passeggiata per sgranchirmi le gambe e visitare i principali punti d’interesse dei luoghi dove pernotto.
Ho cenato all’aperto in uno dei tanti ristoranti sulla piazza centrale della cittadina gustando una squisita tagliata di carne.
Mercoledì 26/4 è il giorno del rientro; avevo infatti prenotato il traghetto per Civitavecchia, che partendo però alle 22:30 mi lasciava tutta la giornata a disposizione per visitare altri luoghi.
Questo viaggio nella Spagna rurale lo avevo pianificato utilizzando le mappe della Michelin che hanno il pregio di evidenziare con il colore verde i tratti panoramici delle vie di comunicazione, e quindi anche il percorso da Teruel a Barcellona prevedeva una lunga parte su strade non principali attraverso parchi naturali ed aree comunque attraenti.
Ho raggiunto il Terminal Grimaldi al porto di Barcellona un’oretta prima dell’imbarco che ho atteso bevendo una birra nel bar-ristorante della struttura; poi l’imbarco e la navigazione verso l’Italia dove sono giunto in perfetto orario giovedì sera.
È stato un altro bel viaggio in Spagna, paese che a me piace tantissimo e nel quale mi trovo a mio agio per cui sto’ già pensando alla prossima vacanza in moto in territorio spagnolo e stavolta saranno le … Isole Canarie 🙂
Il percorso su Google Map
Il video
Le foto:
Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download 😉