Vacanza in moto in Sicilia

L’ultima volta che sono stato in Sicilia fu nel 2010. Dopo alcuni anni, mi era venuta la voglia di tornarci per rivedere alcuni luoghi già visitati e esplorare altri che non avevo avuto il tempo di vedere durante il mio precedente viaggio.

L’estate di quest’anno è stata particolarmente calda, quindi ho atteso la metà di settembre prima di iniziare il viaggio, sperando in una diminuzione delle temperature.

Sono partito la mattina di lunedì 18 settembre con l’intenzione di percorrere tutta l’autostrada fino a Villa San Giovanni per arrivare a Messina nel pomeriggio. Purtroppo a Nola ho avuto un guasto meccanico (la rottura di un tubo del radiatore dell’olio che non avevo montato correttamente) e ho perso parecchie ore aspettando che venisse riparato.

Sono riuscito a ripartire solo nel tardo pomeriggio e, facendo solo una breve sosta per fare rifornimento e mangiare qualcosa, ho raggiunto Villa San Giovanni quasi a mezzanotte. Mentre aspettavo l’imbarco, mi sono accorto che il tubo riparato aveva iniziato a perdere di nuovo olio, imbrattando il pneumatico posteriore …. vabbé, le giornate storte capitano  😕

Vista l’ora, c’era ben poco da fare, e quindi con molta cautela ho raggiunto l’Europa Palace Hotel che avevo prenotato per riposare e pianificare cosa fare il giorno successivo.
La mia R100GS è una “special” ed ha il radiatore dell’olio in posizione centrale, per cui i tubi non sono originali e quindi dovevo per forza trovare un tubista in grado di ricostruirmi il particolare danneggiato. La mattina seguente mi sono recato presso un’officina moto che mi ha indicato un tubista poco distante e dove, finalmente, mi hanno ricostruito il tubo in maniera corretta.

Era ormai quasi mezzogiorno quando hanno terminato il lavoro, avevo i pantaloni tutti sporchi di olio, e così ho deciso di proseguire direttamente per Cefalù anticipando l’arrivo nell’ ottimo B&B Retrò Rooms  che avevo prenotato.

Veduta di CefalùHo fatto una bella doccia, poi ho portato i pantaloni a lavare, e finalmente mi sono potuto rilassare passeggiando per la stupenda Cefalù. Ottima cena a base di pesce seguita da una bella dormita dopo due giorni un po’ agitati!

Per mercoledì 20 avevo programmato un percorso tutto su strade secondarie che mi avrebbe portato, passando per Palermo e Corleone, al Parco Archeologico di Segesta. Subito dopo Palermo, procedendo verso Monreale, mi sono purtroppo reso conto della devastazione causata dagli incendi e dall’incuria delle persone: tutto bruciato, strade in pessime condizioni e rifiuti ovunque!

Con qualche difficoltà, e percorrendo strade spesso solo ufficialmente chiuse al traffico, sono arrivato al Parco Archeologico di Segesta dove l’unica cosa che ho trovato non danneggiata dal fuoco è stato il magnifico Tempio Dorico. Dopo aver visitato il parco ho continuato verso San Vito lo Capo per raggiungere la Riserva Naturale Orientata dello Zingaro, ma anche qui ho trovato solo terra bruciata: posti incantevoli ridotti in cenere!

La devastazione a Segesta

Amareggiato da quanto visto in giornata ho raggiunto Erice, dove avevo prenotato nell’ottimo Hotel Villa San Giovanni. Una semplice e pulita struttura ricettiva ricavata – credo – in un ex seminario o convento che offre una veduta spettacolare, è dotata di parcheggio per moto ed è situata nel centro storico di Erice! Dopo una lunga passeggiata per visitare Erice ho cenato gustando specialità siciliane nel ristorante La Pentolaccia.

Giovedì 21 avrebbe dovuto essere la giornata più impegnativa perché avevo in programma ben tre visite “culturali”. Sono partito la mattina verso le 8:30 e dopo aver attraversato le Saline dello Stagnone ho raggiunto le Cantine Florio, ma mi era sfuggito che la visita doveva essere prenotata e quindi non mi è stato possibile accedervi.

Le saline di Trapani

Peccato, ci tenevo tanto a visitarle; non mi rimaneva altro da fare che raggiungere il Parco Archeologico di Selinunte per andare a vederlo: un luogo magnifico da non perdere per chiunque si rechi per turismo in Sicilia.

Il Parco Archeologico di Selinunte è il più grande d’Europa, con un’estensione di circa 270 ettari. Si trova sulla costa sud-occidentale della Sicilia, nella provincia di Trapani.

Il sito archeologico comprende i resti dell’antica città di Selinunte, fondata dai greci nel VII secolo a.C. La città era una delle più importanti della Magna Grecia e raggiunse il suo massimo splendore nel V secolo a.C.

Il parco è composto da diverse aree, ognuna delle quali ospita i resti di un diverso periodo storico. Il parco è un’importante testimonianza della storia e della cultura dell’antica Grecia. È un luogo affascinante e suggestivo che merita sicuramente una visita.

Ripresa la moto, dopo una sosta per uno spuntino, ho fatto strada verso Agrigento per recarmi presso l’altro importante sito archeologico della Valle dei Templi. Il sito, patrimonio dell’UNESCO, ospita i resti di una delle più importanti città greche della Magna Grecia. Nell’area ci sono ben sette templi dorici, tra cui il Tempio di Concordia, uno dei più ben conservati al mondo.

Giornata molto calda, ho un po’ sofferto nella visita del sito archeologico anche a causa dell’abbigliamento protettivo da moto che indossavo, ma ne è valsa sicuramente la pena perché ho trovato tutto molto interessante, ben tenuto ed organizzato; per evitare la lunga camminata verso il parcheggio ho utilizzato il comodo servizio di trasporto interno offerto ad un prezzo contenuto.

La Valle dei Templi - Agrigento

Terminata la visita alla Valle dei Templi ho raggiunto Canicattì dove ho pernottato e cenato nell’Hotel Belvedere: struttura semplice, confortevole, dotata di parcheggio e dove si mangiano ottimi semplici piatti spendendo il giusto!

La mattina di venerdì 22 sono partito abbastanza presto per andare a Piazza Armerina dove intendevo visitare la famosa Villa Romana del Casale.

Una cosa che ho notato spostandomi verso Est è stato il progressivo miglioramento delle condizioni delle strade e delle infrastrutture. In genere, ho trovato tutto molto più ordinato e con molta meno sporcizia abbandonata in giro.

Raggiunto il sito della Villa Romana ho fermato la moto nella moderna area di parcheggio dove sono presenti negozi e servizi, e poi mi sono recato a piedi all’ingresso poco distante. Ho trovato tutto ben organizzato, pulito, efficiente con chiare indicazioni e descrizioni per poter effettuare una visita in completa autonomia.

La Villa Romana del Casale a Piazza Armerina fu realizzata nel IV secolo d.C.; questa sontuosa residenza rappresenta uno straordinario esempio di architettura romana tardo-antica ed è celebre per i suoi magnifici mosaici. La villa occupa un’area di oltre 3.500 metri quadrati e comprende una vasta gamma di ambienti, tra cui terme, saloni e stanze utilizzate per usi differenti. Gli stupendi mosaici raffigurano scene di caccia, giochi gladiatori e ritratti di personaggi mitologici, offrendo uno sguardo straordinario nella vita quotidiana dell’epoca. La Villa del Casale è stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità dall’UNESCO nel 1997.

Terminata la visita ho ripreso la moto e, sempre a velocità turistica, mi sono diretto verso Caltagirone e poi Modica, dove ho fatto sosta per il pranzo in un ristorante dello stupendo Corso Umberto I, l’arteria principale di Modica Bassa.

Nel pomeriggio ho fatto un salto a Punta Secca (resa famosa dalla fiction del Commissario Montalbano); pittoresco borgo di pescatori Punta Secca è nota per la sua tranquillità e la sua affascinante atmosfera mediterranea. Il vecchio faro, la spiaggia sabbiosa, il mare cristallino, le tradizionali barche da pesca e la sua bellezza naturale contribuiscono al suo fascino e l’hanno fatta diventare un’ambita meta turistica attirando, specie nella stagione estiva, molti visitatori.

Veduta dalla camera dell'albergo di PortopaloGeneralmente programmo la mia giornata in moto per arrivare all’hotel non più tardi delle 18 perché amo passeggiare per i luoghi dove decido di fermarmi e così, vista l’ora, ho raggiunto Portopalo di Capo Passero dove avevo prenotato l’ottimo Hotel Vittorio.

Dopo una doccia, una lunga passeggiata e una squisita cena all’aperto a base di pesce nel ristorante Isola Bella.

A causa del guasto all’inizio del viaggio avevo saltato la visita dell’Etna, e così per sabato 22 avevo rivisto il programma per includere un’escursione sul vulcano e poi la visita di Taormina.

Ho raggiunto velocemente Nicolosi da dove inizia la SP92 che si snoda sul versante sud-est dell’Etna e poi da Zafferana Etnea ho continuato sulla Strada Regionale Mareneve fino a raggiungere Linguaglossa da dove ho poi proseguito per Taormina. Ho pranzato con un ottimo arancino nel Chalet Clan dei Ragazzi, una bella struttura immersa nel verde e frequentata anche da tanti motociclisti.

La mia BMW R100GS sull'Etna

Impressionanti i panorami che si possono ammirare percorrendo la SP92 e stupenda la Strada Regionale Mareneve che si snoda tra boschi ed aree attraversate dalla lava: veramente un percorso da non perdere!

Taormina … che dire: è semplicemente stupenda! Ho passeggiato a lungo per la cittadina e visitato il Teatro Antico, che è uno dei siti archeologici più iconici e ben conservati della Sicilia e dal quale si gode una spettacolare vista sul mare Ionio e sull’Etna.

Veduta di Taormina

Terminata la visita di Taormina, mi sono diretto a Messina per soggiornare nuovamente nell’Europa Palace Hotel dove avevo dimenticato di farmi restituire la Carta d’Identità. La sera c’è stato un piccolo temporale, e così ho cenato in albergo: nulla di speciale …. cibo commestibile (struttura che non raccomando; ha grandi potenzialità, ma andrebbe completamente ristrutturata).

Domenica è stato il giorno del rientro: alle 8 ero già al porto per traghettare e poi tante noiose ore di viaggio in moto sulla Reggio Calabria > Salerno (con molti tratti a una corsia e traffico rallentato) e poi sull’A1 fino a casa.

Il percorso


Le foto

Tutte le foto sono disponibili su Flickr, anche per il download  😉


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